Apple ha risposto all’ultima denuncia di Ericsson in merito ai brevetti 5G con una controquerela che mira a vietare l’importazione negli Stati Uniti delle mobile base station dell’azienda svedese.

Apple ed Ericsson si stanno fronteggiando da tempo con accuse e denunce, poiché tutti i negoziati per rinnovare l’accordo sulle licenze del 5G sono falliti dopo la prima stipula risalente al 2015.
Nell’ultima denuncia, Ericsson ha precisato che l’accordo precedente con Apple è scaduto e non è stato raggiunto un nuovo accordo sull’utilizzo delle tecnologie 5G. Per tale motivo, Apple starebbe ora utilizzando su iPhone e iPad 5G le tecnologie Ericsson senza avere alcuna licenza.
Secondo quanto riportato da Foss Patents, la controquerela di Apple richiede che l’ITC imponga un divieto di importazione negli Stati Uniti sui prodotti legati alle infrastrutture mobile di Ericsson. Apple afferma che questi prodotti violano tre dei suoi brevetti relativi a mmWave. Prima di questa denuncia, Apple non aveva mai richiesto all’azienda svedese alcuna licenza in merito ai brevetti di cui sta parlando, ma ora dice che è disposta a ritirare la causa se anche Ericsson farà lo stesso.
Se Ericsson non è disposta ad accettare che il tribunale del Texas determini i termini FRAND per una licenza incrociata, Apple è costretta a rispondere alla violazione dei brevetti Apple da parte dei resistenti.
Una curiosità degna di nota è che Apple si è rivolta al tribunale del Texas, mentre solitamente presenta le sue denunce in California. Di tutta risposta, Ericsson ha fatto qualcosa che Apple voleva evitare: citare in giudizio l’azienda in altri tre paesi. Nei giorni scorsi, infatti, Ericsson ha presentato le medesime denuncie per violazione di brevetti anche in Germania, Belgio e Brasile, accompagnando il tutto con una richiesta di ingiunzione che potrebbe sospendere l’importazione degli iPhone nei suddetti paesi.
Nel complesso, il costo di licenza che Apple dovrebbe pagare si aggira intorno ai 100-150 milioni di dollari a trimestre.