Apple sceglie sempre più fornitori cinesi per “tagliare i costi e ingraziarsi Pechino”

Apple sta scegliendo sempre più fornitori cinesi per l'assemblaggio dei prodotti e la produzione di singoli componenti.

Sebbene Apple abbia avuto per anni Foxconn come partner principale per l’assemblaggio dei prodotti, un nuovo report di The Information approfondisce la nuova partnership dell’azienda con i produttori di elettronica cinesi.

cina apple

Il rapporto spiega che Apple ha aumentato le collaborazioni con i partner cinesi, sia per tagliare i costi sia per “accogliere i favori di Pechino“. L’articolo specifica che Foxconn, che ha sede a Taiwan, è sul punto di essere spodestato come principale fornitore di Apple da Luxshare, che ha sede in Cina:

Luxshare ha il potenziale per spodestare Foxconn come principale fornitore di Apple. La società cinese supera già Foxconn in termini di capitalizzazione di mercato, sebbene Foxconn abbia generato circa 105 miliardi di dollari grazie ad Apple nel 2020, più di 10 volte il fatturato di Luxshare. Ma in termini di valutazione, Luxshare ha anche eclissato i principali appaltatori Apple come Quanta Computer, Pegatron e Wistron, tutti con sede a Taiwan. Foxconn è sempre più preoccupata per l’ascesa fulminea di Luxshare, compreso il suo margine di profitto netto significativamente più alto, arrivando al punto di formare una task force per studiare l’azienda concorrente.

Il rapporto spiega che la mossa di Apple di trasferire più attività alle società cinesi è parte del presunto accordo da 275 miliardi di dollari stipulato da Tim Cook con il governo cinese:

Spostando più affari alle società cinesi, Tim Cook, l’architetto della catena di approvvigionamento di Apple in Cina, sta adempiendo al suo impegno con Pechino di espandere la sua industria tecnologica nazionale, che aiuterà il paese a ridurre la sua dipendenza da società con sede al di fuori della terraferma, tra cui Taiwan. Un anno dalla firma dell’accordo economico con la Cina, Luxshare è diventata la prima azienda cinese ad assicurarsi un contratto di assemblaggio finale per un importante prodotto Apple, gli AirPods, ponendo fine al dominio delle aziende taiwanesi.

Le mosse di Apple potrebbero anche conquistare più consumatori cinesi, che a volte hanno evitato Apple a favore di marchi locali come Huawei basandosi solo su scelte nazionalistiche.

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