L’Irlanda porrà fine alle agevolazioni fiscali per Apple e altre aziende tech

La tassazione agevolata in Irlanda potrebbe presto terminare per Apple e altre multinazionali che hanno sede nel paese.

L’Irlanda ha annunciato che aderirà a un accordo dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico che porrà fine alla politica di bassa tassazione per le grandi multinazionali, che per anni è stato un incentivo che ha attratto aziende come Apple e Google a scegliere il paese come sede legale in Europa.
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Con l’adesione all’accordo OCSE, l’Irlanda sta abbandonando la sua aliquota fiscale agevolata del 12,5% per conformarsi a un’aliquota minima effettiva del 15% per le multinazionali con ricavi globali che superano i 750 milioni di euro all’anno. Il parlamento ha accettato l’accordo in vista di un più ampio annuncio dell’OCSE previsto per oggi.

Inizialmente, l’Irlanda aveva rifiutato la proposta dell’OCSE, per poi cambiare idea nelle ultime settimane:

Sono assolutamente convinto che i nostri interessi siano meglio gestiti all’interno dell’accordo“, ha detto Paschal Donohoe, ministro delle finanze irlandese.”L’Irlanda ha avuto successo nella sua richiesta di raggiungere un compromesso, perché siamo stati in grado di rimuovere alcuni paletti”. Dublino ha infatti ricevuto rassicurazioni sche il tasso minimo del 15% non sarebbe stato modificato nei prossimi anni.

Dai primi dati, l’aliquota fiscale del 15% si applicherà a 56 multinazionali irlandesi che impiegano circa 100.000 dipendenti e a 1.500 multinazionali straniere che impiegano circa 400.000 persone. Le aziende che realizzano meno di 750 milioni di euro all’anno sono soggette alla vecchia aliquota fiscale del 12,5%, in vigore dal 2003.

Il governo irlandese non è comunque preoccupato da un potenziale esodo di massa delle multinazionali che hanno allestito la loro sede nel paese, come ad esempio Apple. Questo perché le politiche fiscali irlandesi rimangono tra le più convenienti in Europa per chi investe nel paese.

Ricordiamo che Apple e il governo irlandese avevano un ulteriore accordo con tassazioni molto più basse in cambio di alcuni investimenti. Questo accordo è stato ritenuto illegale dell’Unione Europea, tanto che Apple dovrà pagare circa 13 miliardi di euro in tasse arretrate. La prima sentenza è stata impugnata da Apple e il giudizio d’appello arriverà nei prossimi mesi.

Salvo ostacoli imprevisti, l’entrata in vigore delle norme OCSE è prevista per il 2023.

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