Il leggendario produttore dei Beatles Giles Martin ha detto di voler creare un nuovo mix di “Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band”, perché l’attuale versione non rende al meglio se ascoltata in formato Audio Spaziale Dolby Atmos su Apple Music.
In un’intervista rilasciata a The Rolling Stones, Giles Martin ha discusso dell’avvento del Dolby Atmos, la tecnologia su cui è basato il formato Audio Spaziale di Apple, rivelando che intende creare un nuovo mix di “Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band” perché l’attuale versione non rende al meglio.
Martin ha spiegato che “Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band” è stato tra i primi album, forse il primo, a ricevere un mix Dolby Atmos. Sebbene il risultato suoni in maniera soddisfacente, il mix non è ottimizzato per l’ascolto in cuffia perché inizialmente era stato pensato per i teatri.
Ho deciso di cambiare “Sgt. Pepper’s” ora che è disponibile su Apple Music in formato Audio Spaziale. Questo album è stato il primo ad essere mixato in Dolby Atmos e lo abbiamo fatto come una presentazione teatrale. Mi piaceva l’idea che i Beatles fossero i primi a fare qualcosa. È bello che possano ancora essere pionieri nel mondo della musica. Quindi Sgt. Pepper’s è un mix teatrale che viene poi convertito per un dispositivo più piccolo. Pertanto, non è ottimizzato al meglio.
Il mix manca di bassi e di un po’ di peso, mentre la versione Dolby Atmos di “Abbey Road” funziona meglio perché è sonicamente più vicina alla versione stereo.
Quando crei un nuovo mix, è un po’ come se qualcuno che ami da anni abbia un taglio di capelli leggermente diverso. E ti rendi conto che lo ami ancora.
Martin ha anche condiviso informazioni sul formato Dolby Atmos per le cuffie, una tecnologia che è incredibilmente difficile da ottenere.
C’è stata una crescita esponenziale nel settore negli ultimi due anni, ma la tecnologia è ancora agli inizi. Sebbene prodotti come Spatial Audio di Apple offrano una buona esperienza, migliorerà man mano che le aziende impareranno a modificare i loro prodotti per soddisfare le esigenze degli utenti.
Puoi comunque già sentire la differenza con l’audio spaziale. Potrebbe non essere sempre la scelta migliore, ma c’è una differenza rispetto all’ascolto in stereo. Penso che stiamo imparando sempre di più su come fornire questa differenza di ascolto alle persone. La cosa fantastica è che si crea un ambiente di ascolto in cui si presta attenzione, invece di avere solo l’audio che viene riprodotto nella tua testa per impedirti di pensare.
Inoltre, Martin crede che un giorno la tecnologia biometrica avanzata come il riconoscimento facciale, le misurazioni del corpo e il test sulla pressione nelle orecchie verrà utilizzata per personalizzare l’esperienza di ascolto: “La percezione dei mix Dolby Atmos nelle cuffie dipende da più variabili, dalle dimensioni della testa alla struttura ossea, e sono necessarie nuove tecnologie biometriche per presentare la musica nel modo giusto“.