Apple: trasparenza del tracciamento delle app anche in Cina

Apple vieta l'utilizzo di strumenti alternativi al tracciamento delle app integrato in iOS.

I giganti della tecnologia cinese credevano che Apple non avrebbe osato bloccare app popolari come TikTok e QQ, ma a quanto pare la trasparenza del tracciamento delle app rimarrà attiva anche in Cina.

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Apple consente agli sviluppatori di tracciare in modo anonimo gli utenti utilizzando un sistema noto come IDFA (Identifier For Advertisers) di Apple. Ciò consente agli inserzionisti di monitorare quando un utente vede un annuncio per il loro prodotto all’interno di un’app e successivamente visita il loro sito web. Tuttavia, di recente, la società ha deciso di andare oltre e consentire ai clienti di scegliere se essere tracciati o meno.

Con quello che viene definito “App Tracking Transparency“, gli sviluppatori devono ottenere l’autorizzazione dell’utente per accedere al sistema IDFA. Da quando è stato introdotto, solo il 4% degli americani decide di consentire il tracciamento e il tasso di adesione globale è solo del 12%.

I giganti della tecnologia cinese, invece, speravano di evitare tutto questo passando invece per CAID, ovvero l’ID pubblicitario cinese. Le regole di Apple ovviamente vietano esplicitamente questo tipo di soluzione alternativa. Tuttavia, i grandi sviluppatori cinesi scommettevano sul fatto che Apple avesse paura di vietare app popolari che avrebbero potuto limitare le vendite di iPhone in Cina.

Tuttavia, Apple ha effettivamente imposto il divieto di utilizzare CAID, impedendo l’utilizzo di questa soluzione alternativa al tracciamento delle app in Cina. Apple ha poi successivamente bloccato gli aggiornamenti per diverse app cinesi che stavano utilizzando CAID. In questo modo anche i colossi cinesi dovranno necessariamente utilizzare l’App Tracking Transparency.

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