Caso Epic, Apple chiede di prendere in considerazione una decisione della Corte Suprema

Nuovo capitolo nella battaglia tra Apple ed Epic Games, malgrado il processo si sia concluso da diverse settimane.

Il team legale di Apple ha presentato una decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti sulla NCAA al giudice che si sta occupando della causa contro Epic Games.

epic games

I legali affermano che quella decisione fornisce una guida che il giudice dovrebbe considerare prima di prendere una decisione sul destino dell’App Store.

Il processo tra Apple ed Epic si è concluso a maggio, con entrambe le parti in attesa di una decisione in merito dal giudice Yvonne Gonzalez Rogers. Nell’attesa, gli avvocati di Apple stanno cercando di approfittare di una decisione della Corte Suprema per portare il caso dalla loro parte.

Il deposito si riferisce alla decisione sul caso della National Collegiate Athletic Association (NCAA) contro Alston. La decisione del 21 giugno è allegata integralmente al documento che è stato inviato giudice Rogers: “L’opinione della Corte Suprema fornisce indicazioni su diverse questioni in questo caso, tra cui l’analisi delle giustificazioni commerciali procompetitive, le alternative sostanzialmente meno restrittive alle restrizioni contestate e i rimedi”, scrivono gli avvocati di Apple.

In quella decisione, la Corte Suprema ha respinto l’idea che la NCAA fosse immune dalla legge federale antitrust. La sentenza unanime ha stabilito che i tentativi della NCAA di limitare il risarcimento agli atleti studenti, al solo scopo di continuare a classificarli come dilettanti, dovrebbero essere soggetti all’analisi delle regole della ragione che si applicano ai casi antitrust.

La regola della ragione è un dottrina giuridica usata per interpretare il Sherman Antitrust Act, uno dei capisaldi della Legge antitrust degli Stati Uniti. Mentre alcune azioni come la fissazione dei prezzi sono considerate illegale di per sé, altre azioni, come il possesso di un dominio monopolistico, devono essere analizzate secondo la regola della ragione e sono considerate illegali solo quando il loro effetto frena in modo irragionevole il commercio in un dato settore.

Con la sentenza invocata dai legali Apple, la Corte Suprema ha detto che i tribunali dovrebbero stare molto attenti e tenere in mente la regola della ragione. Secondo gli esperti, la sentenza potrebbe aiutare Apple, perché di fatto il suo monopolio su App Store non ha frenato il commercio delle app da parte di altre aziende.

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