Nuovi problemi per Apple in Germania e Russia

Apple dovrà presto affrontare alcune questioni in Germania e in Russia.

Se da una parte il governo tedesco ha avviato un’indagine antitrust contro Apple, dall’altra il parlamento Russo ha da poco firmato una legge contro i giganti tech degli Stati Uniti.

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L’ufficio federale tedesco antitrust, il Bundeskartellamt, ha avviato oggi un procedimento contro Apple per le accuse di comportamento anticoncorrenziale relativo all’App Store, ai prodotti e ad altri servizi dell’azienda. Il procedimento dovrà determinare se il gigante tecnologico di Cupertino ha un importanza fondamentale in tutti i mercati e se, attraverso il suo ecosistema, detiene abbastanza potere da rendere difficile competere per altre aziende.

Andreas Mundt, presidente del Bundeskartellamt, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

Esamineremo ora se con il suo sistema operativo proprietario iOS, Apple ha creato un ecosistema digitale attorno al suo iPhone che si estende su più mercati. Apple produce tablet, computer e dispositivi indossabili e fornisce una serie di servizi relativi ai dispositivi. Oltre alla produzione di vari prodotti hardware, l’azienda tecnologica offre anche ‌App Store‌, iCloud, AppleCare, Apple Music, Apple Arcade, Apple TV+ e altri servizi come parte della sua attività.

Oltre a valutare la posizione dell’azienda in queste aree, esamineremo, tra gli altri aspetti, la sua ampia integrazione su più livelli di mercato, l’entità delle sue risorse tecnologiche e finanziarie e il suo accesso ai dati. Uno degli obiettivi principali delle indagini sarà il funzionamento dell’App Store, in quanto consente ad Apple di influenzare in molti modi le attività commerciali di terzi.

Il comunicato stampa non offre dettagli su quali potrebbero essere le conseguenze di questa indagine; tuttavia, l’ufficio afferma che potrà vietare alcune pratiche anti-concorrenziali se l’azienda verrà considerata colpevole. Il Bundeskartellamt afferma anche di aver ricevuto “varie denunce relative a pratiche potenzialmente anticoncorrenziali“, in particolare relative al recente lancio del framework App Tracking Transparency. Ad aprile, nove associazioni di settore che rappresentano aziende come Facebook e l’editore Axel Springer hanno presentato una denuncia antitrust all’ufficio federale tedesco, sostenendo che ATT di Apple danneggerà gravemente gli editori e i loro profitti, ritenendolo una minaccia per la loro attività.

Secondo il comunicato stampa, un altro reclamo ricevuto dall’ufficio riguarda la preinstallazione delle app Apple sui propri dispositivi. L’ufficio fa direttamente riferimento alla sezione 19 della legge tedesca sulla concorrenza, che afferma che “è vietato l’abuso di posizione dominante da parte di una o più imprese“.

Apple ha pubblicato una riposta a queste accuse:

Apple è orgogliosa di essere un motore per l’innovazione e la creazione di posti di lavoro, con oltre 250.000 posti di lavoro supportati dall’economia delle app iOS in Germania. La crescita economica e l’attività dell’‌App Store‌ hanno dato agli sviluppatori tedeschi di tutte le dimensioni la stessa opportunità di condividere la loro passione e creatività con gli utenti di tutto il mondo, creando un luogo sicuro e affidabile dove i clienti possono scaricare le app che amano con le protezioni della privacy che si aspettano. La Germania ospita anche il più grande hub di ingegneria di Apple in Europa e un nuovo investimento di 1 miliardo di euro nel nostro European Silicon Design Center a Monaco di Baviera. Non vediamo l’ora di discutere il nostro approccio con l’FCO e di avere un dialogo aperto su qualsiasi loro preoccupazione.

Sempre nella giornata odierna, il parlamento Russo ha votato una legge che presto potrebbe obbligare le aziende tech degli Stati Uniti ad aprire uffici nel paese. I siti web delle aziende non conformi verrebbero contrassegnati come non sicuri sui motori di ricerca e potrebbero essere esclusi dai risultati e banditi dalla pubblicità in Russia.

Gli autori del disegno di legge sostengono che la mancanza di tale requisito consente ai siti stranieri di rimanere formalmente al di fuori della giurisdizione russa. Ora, manca solo l’ultima approvazione – insieme alla firma del presidente Putin – per renderla operativa.

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