Nuove leggi americane potrebbero vietare il software preinstallato su iPhone

Una nuova proposta di legge americana in materia di antitrust potrebbe impedire ad Apple di preinstallare il proprio software su iPhone.

In aggiunta alle tante dispute legali in corso, Apple potrebbe presto ritrovarsi ad affrontare una nuova grana. Una nuova proposta di legge negli Stati Uniti potrebbe infatti impedire ad Apple di preinstallare applicazioni sui propri dispositivi.

iphone congresso Apple

Come riportato da MacRumors, la proposta di legge in materia di concorrenza potrebbe rivoluzionare drasticamente il primo approccio ad un nuovo iPhone. Ad oggi infatti i nostri iPhone offrono una procedura di configurazione iniziale particolarmente snella ma questo scenario potrebbe modificare non poco la situazione. La procedura di prima configurazione dovrebbe offrire all’utente la possibilità di scegliere quali applicazioni installare, una procedura che potrebbe comportare anche costi aggiuntivi per gli utenti con poca dimestichezza. Le soluzioni integrate di Apple, come Note o Promemoria, offrono infatti al cliente una soluzione integrata e gratuita e questa nuova proposta di legge potrebbe obbligare Apple a proporre in fase di configurazione anche servizi a pagamento di concorrenza, con inevitabili costi per l’utente finale.

David Cicilline, noto politico americano, si è espresso sulla proposta parlando di una scelta importante per aprire le porte della concorrenza, impedendo così ad Apple di favorire i propri prodotti e servizi.

Al momento Apple può solamente attendere gli sviluppi di una proposta di legge che potrebbe cambiare radicalmente l’essenza di iOS e del suo ecosistema. Quale futuro immaginate per iOS senza le sue applicazioni storiche preinstallate?

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