Apple dovrà affrontare una causa per presunta discriminazione razziale, poiché gli avvocati non sono riusciti a convincere il giudice ad archiviare il caso.

Sunil R. Kulkarni, giudice della Corte Superiore della Contea di Santa Clara, ha negato la richiesta di Apple di archiviare una causa intentata dall’ingegnere Anita Nariani Schulze. La denuncia sostiene che Schulze è stata oggetto di discriminazione da parte di due dei suoi manager.
Secondo Bloomberg, Schulze ritiene che i manager l’hanno discriminata per motivi razziali, visto che la donna è indù e ha origini nella regione del Sindh in Pakistan. La denuncia completa sostiene che i manager, uno indiano e uno pakistano, la discriminavano perché “le loro rispettive nazionalità storicamente consideravano le donne sottomesse“.
I dirigenti della querelante l’hanno costantemente esclusa dalle riunioni del team, ma includevano i suoi colleghi maschi. Quando la signora Schulze ha scoperto errori nel lavoro del team e ha informato i suoi manager, hanno risposto in modo condiscendente e hanno respinto le sue affermazioni.
I manager gestivano il lavoro della signora Schulze monitorando la velocità con cui eseguiva gli incarichi, cosa che non accadeva ai dipendenti di sesso maschile.
Alla fine, i manager le dissero che aveva bisogno di essere più coinvolta nel suo lavoro e che il motivo per cui non era più coinvolta era perché aveva dei figli.
In un’udienza per determinare l’idoneità del caso, Apple avrebbe sostenuto che le affermazioni di Schulze non erano abbastanza specifiche e si basavano su stereotipi. Il giudice Kulkarni ha invece stabilito che Schulze aveva sostenuto in modo adeguato le sue rivendicazioni legali.
Il giudice, tuttavia, ha respinto la richiesta di Schulze di ampliare il caso per rappresentare tutti i dipendenti Apple di sesso femminile, poiché in Apple non esiste un modello di discriminazione che possa essere applicato in modo più ampio.