Apple spiega perché l’App Store non ha il monopolio delle app

In merito alle indagini antitrust in corso in Australia, Apple ha condiviso alcuni pareri sulla posizione dell'App Store.

In una dichiarazione rilasciata alla Australian Competition and Consumer Commission, Apple ha respinto la tesi che l’App Store abbia creato un mercato dominante di app, sottolineando che gli utenti possono acquisire contenuti digitali dal web e da altre fonti.

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Apple e Google sono gli sotto indagine da parte della ACCC relativamente alle politiche degli app store, con l’autorità antitrust che sta esaminando i potenziali problemi derivanti dal presunto dominio di queste due piattaforme. L’obiettivo è capire se terze parti possono competere in un mercato delle app insieme ad App Store e Google Play, ma anche se i regolamenti degli app store, le tariffe imposte agli sviluppatori, i sistemi di classificazione, l’accesso al mercato e la raccolta dei dati degli utenti rispettino le norme locali.

In risposta a queste accuse, Apple ha affermato che “tratta gli altri distributori di app, per piattaforme diverse da iOS, come concorrenti i cui prezzi e politiche limitano la capacità di Apple di esercitare potere sugli sviluppatori“. Inoltre, l’azienda non è d’accordo con la tesi secondo cui l’App Store sia dominante nel mercato delle app, visto che non detiene il monopolio e che gli utenti possono accedere ad altri canali per scaricare contenuti digitali: web, app store web come Steam, piattaforme alternative come Google Play e tanto altro. Apple fa anche l’esempio delle web app, che possono essere realizzate in HTML5 e avviate senza alcuna limitazione tramite browser su iOS.

Le Web app stanno diventando sempre più popolari. Aziende come Amazon, Google, Starbucks, Pinterest, Uber e FT utilizzano app web. Amazon, ad esempio, ha appena lanciato il suo servizio di gioco mobile Luna come app web. Microsoft e Google stanno lanciando giochi su iOS tramite app web. Lo sviluppatore dell’app di messaggistica Telegram ha affermato che sta lavorando a una ricca app web per dispositivi iOS.

Inoltre, gli sviluppatori hanno a disposizione metodi alternativi, sia per la distribuzione che per la riscossione delle tariffe (al di fuori degli abbonamenti).

Infine, l’azienda ha messo in evidenza il fatto che le numerose innovazioni dell’App Store sono state guidate dalla necessità di stare al passo con altri ecosistemi. Gli acquisti in-app, i termini dei prezzi, i contenuti editoriali dell’App Store, gli abbonamenti, Apple Arcade, i codici promozionali, le App Clip e altre funzioni sono citati come esempi di risposte ai cambiamenti del mercato non dettati esclusivamente da Apple.

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