Apple ha detto alle autorità antitrust australiane di essere “sorpresa” di sentire che alcuni sviluppatori hanno dubbi sull’App Store e sul processo di revisione delle app.

Nel settembre del 2020, l’Australian Competition and Consumer Commission (ACCC) ha avviato un’indagine sull’App Store di Apple e sul Play Store di Google per esaminare le esperienze di consumatori, fornitori e sviluppatori in Australia. La commissione rilascerà un rapporto provvisorio dei risultati di questa indagine il prossimo 31 marzo.
Nei giorni scorsi, nel tentativo di alleviare le preoccupazioni evidenziate nel rapporto, Apple ha fornito alla commissione ulteriori informazioni sul suo App Store e sul processo di revisione dell’app. In primis, Apple afferma di essere “sorpresa di sentire che gli sviluppatori nutrono legittime preoccupazioni sulla loro capacità di interagire con Apple nel processo di revisione delle app” e che “l’azienda investe tempo e risorse significative nell’interagire direttamente con gli sviluppatori” per garantire la qualità delle app sulla piattaforma.
Apple ha illustrato nel dettaglio il processo di revisione delle app per la distribuzione sullo store, affermando che si tratta di un procedimento gestito da dipendenti umani e non da algoritmi automatizzati, e che tutti i revisori devono assicurarsi che le app “siano affidabili, funzionino come previsto, rispettino la privacy degli utenti e siano prive di contenuti discutibili“.
Nel corso degli anni, Apple ha accelerato il tempo di revisione delle app inviate alla piattaforma. Adesso, il 73% delle app inviate dagli sviluppatori su App Store viene esaminata entro 24 ore con tanto di verdetto sull’eventuale pubblicazione o meno.
Se un’app viene rifiutata, Apple afferma di fornire allo sviluppatore informazioni sul motivo del rifiuto e aggiunge che i produttori di app hanno l’opportunità di “interagire con il membro del team Apple che ha esaminato l’app“. Inoltre, gli sviluppatori hanno la possibilità di presentare ricorso al comitato di revisione dell’App Store. Questo comitato è composto da revisori senior con un alto grado di esperienza nel controllo delle app. Il Consiglio esaminerà nuovamente l’app e fornirà allo sviluppatore la sua risposta.
Per quanto riguarda le preoccupazioni sul fatto che Apple sfrutti il processo di revisione delle app per mantenere una posizione dominante in determinate aree o categorie di app, l’azienda afferma che il suo obiettivo è proteggere i consumatori da “app fraudolente, non funzionanti, dannose o truffe“. Al centro del processo di revisione c’è la protezione della privacy e della sicurezza dei consumatori, spiega l’azienda. Apple spiega infine che questo è il motivo per cui il processo di revisione dell’app è iterativo e alcune app potrebbero richiedere più cicli di invio prima che l’azienda possa approvarla.
L’indagine della ACCC includerà osservazioni e critiche da parte di sviluppatori australiani sul processo di revisione delle app e sulle mancate risposte di Apple. Tuttavia, l’azienda di Cupertino rifiuta queste dichiarazioni, affermando che gli sviluppatori australiani lavorano direttamente con il team Apple locale per offrire supporto su questioni come lo sviluppo, la progettazione e la manutenzione delle app.