L’Autorità olandese per i consumatori e i mercati sta per prendere una decisione definitiva dopo anni di indagini che hanno riguardato Apple e le regole che impongono agli sviluppatori di utilizzare esclusivamente il sistema di pagamento in-app dell’azienda, che addebita commissioni tra il 15% e il 30%.
Secondo Reuters, l’ACM ha rivelato che il processo decisionale è nella sua fase conclusiva, ma al momento non sono stati condivisi ulteriori dettagli. L’indagine ha riguardato le regole dell’App Store che impediscono agli sviluppatori di offrire agli utenti alternative di pagamento più economiche al di fuori delle app.
“Non è solo il fatto Apple stia infliggendo danni economici“, ha affermato David Heinemeier Hansson, co-fondatore della software house Basecamp e tra coloro che hanno ricevuto la lettera dall’ACM. “Apple essenzialmente ci sta dando un bavaglio“.
ACM avviò questa indagine due anni fa, dopo aver completato uno studio di mercato relativo all’influenza degli app store. In quell’occasione, venne alla luce che non esistono alternative realistiche ad App Store e Play Store, dando potenzialmente ad Apple e Google l’opportunità di stabilire condizioni inique. Quella fu una delle primissime indagini relative proprio all’App Store, mentre oggi sono di versi gli stati che stanno effettuando controllo simili.
La decisione è molto attesa, perché l’ACM sarebbe la prima autorità antitrust a pronunciarsi sulle politiche di pagamento dell’App Store e potrebbe costituire un importante precedente.