Apple dovrà fornire ai genitori l’accesso all’iPhone del figlio deceduto

Ritorna la questione sul diritto degli eredi di accedere al contenuto dell'iPhone di un defunto.

Un tribunale di Milano obbliga Apple a fornire il contenuto dell’iPhone appartenuto ad un ragazzo deceduto.

La questione dell’eredità digitale ha spesso diviso utenti, produttori e politici di tutto il mondo. Apple ha sempre sposato l’idea del rispetto della privacy anche per i defunti, evitando di fornire gli elementi necessari per accedere ai contenuti (in locale o su iCloud) di un dispositivo. Dall’altro lato, ci sono però i parenti più stretti, che magari vedono in quell’iPhone e nei video e nelle foto scattate dalla persona scomparsa un modo per rimanere vicini al proprio caro.

Per la prima volta in Italia, il Tribunale civile di Milano ha ordinato ad Apple di fornire ai genitori di un ragazzo morto in un incidente stradale nel 2019 il recupero dell’account e dei contenuti digitali presenti sull’iPhone andato distrutto nello scontro. Quei dati sono disponibili online su iCloud e possono quindi essere recuperati da Apple.

I genitori e i loro legali si erano rivolti ad Apple per “cercare di colmare almeno in parte il senso di vuoto“, poiché in quel telefono, e nell’account iCloud del ragazzo, sono conservati tantissimi video e foto che raccontano la vita quotidiana del giovane. Inoltre, sul telefono erano state annotate anche alcune ricette, visto che il ragazzo faceva lo chef. L’idea dei genitori era quella di creare un progetto di cucina dedicato alla sua memoria, ma Apple ha sempre risposto di no.

L’azienda di Cupertino ha spiegato più volte che il suo intento è proteggere l’identità dei proprietari del telefono e dell’account, chiedendo ai genitori di munirsi di una serie di requisiti come il consenso legittimo secondo l’Electronic Communications Privacy Act.

I giudici hanno però dato ragione ai genitori, dichiarando del tutto illegittima “la pretesa avanzata da Apple di subordinare l’esercizio di un diritto, riconosciuto dall’ordinamento giuridico italiano, alla previsione di requisiti del tutto estranei alle norme di legge“. Nello specifico, si fa riferimento al Codice della privacy, che lascia alla persona la decisione se lasciare o no agli eredi la facoltà di accedere ai propri dati; in assenza di un divieto espresso e scritto, la legge italiana attribuisce i diritti sui dati del defunto a chi agisce “per ragioni familiari meritevoli di protezione“.

Il tribunale ha quindi parlato del legame esistente tra genitori e figli e della volontà di realizzare un progetto che possa tenerne in vita la memoria come due elementi che giustificano la richiesta fatta ad Apple.

Ora Apple dovrà fornire l’accesso all’account iCloud del ragazzo. Cosa ne pensate?

NovitàAcquista il nuovo iPhone 16 su Amazon
News