Navi, charter privati e non solo: come Apple ha ottimizzato le spedizioni durante la pandemia

Per scongiurare ritardi nella spedizione dei suoi prodotti, Apple ha investito in navi portacontainer, voli privati e non solo.

The Information riporta che Apple ha adottato “misure costose e poco ortodosse” per evitare ulteriori ritardi nelle spedizioni dei prodotti durante la pandemia.

apple cargo

Il report afferma che nel 2020 Apple ha iniziato a spedire alcuni AirPods via mare, utilizzando navi portacontainer. In passato, l’azienda non aveva mai optato per soluzioni di questo tipo, ma negli ultimi mesi ha deciso di spedire via mare anche alcuni modelli di iPhone più datati tramite navi. In pratica, Apple ha notevolmente aumentato il trasporto marittimo dei modelli più vecchi di iPhone che hanno tempistiche di consegna più gestibili, così da liberare spazio per le spedizioni aeree a favore degli iPhone 12.

The Information riporta anche la notizia di una grande nave portacontaniner diretta dalla Cina alla California che si è ribaltata durante il viaggio, rovesciando circa 1.800 container nell’oceano. Almeno uno di quei container conteneva cuffie Beats.

Apple ha anche noleggiato più di 200 jet privati ​​per spedire dispositivi durante il 2020, un record assoluto rispetto agli anni passati. L’azienda ha spesso utilizzato charter privati per spedire i suoi prodotti dalla Cina al resto del mondo, ma mai con la frequenza degli ultimi mesi. Ad esempio, nel 2016 Apple noleggiò solo tre aerei per le spedizioni degli iPhone 7.

Non mancano aneddoti su altri problemi logistici risolti da Apple, come usare scatole più piccole per trasportare gli iPad (ma queste scatole erano in un altro luogo rispetto agli iPad, quindi i tablet hanno fatto un viaggio di andata e ritorno dalla Cina a Shangai solo per poter essere inseriti in quelle confezioni e poi rispediti negli Stati Uniti). Un problema con un carico di HomePod mini prima del lancio ha invece obbligato Apple ad utilizzare camion e un trasporto nave ultra-veloce (e costoso) dalla Cina alla California, per un viaggio di due settimane invece che quattro.

Per accelerare ulteriormente le consegne durante la pandemia, Apple ha portato avanti il piano per utilizzare alcuni negozi al dettaglio negli Stati Uniti e in Canada come “piccoli centri di distribuzione“, consentendo a corrieri partner come FedEx e UPS di ritirare direttamente in negozio i prodotti per consegnarli ai clienti nelle immediate vicinanze.

Tutto sommato, la maggior parte dei prodotti Apple ha richiesto solo pochi giorni in più rispetto alla media per essere consegnata nel 2020, secondo una fonte citata nel rapporto.

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