Il COVID ha cambiato l’utilizzo dello smartphone, nel breve e nel lungo periodo

Come sono cambiate le abitudini di utilizzo degli smartphone in periodo di pandemia?

La pandemia di COVID-19 ha cambiato moltissime abitudini, anche nell’utilizzo degli smartphone. Uno studio condotto da Kantar ha scoperto che alcuni di questi cambiamenti “mobile” potrebbero durare molto a lungo.

covid smartphone

La situazione che stiamo vivendo in questi mesi ha portato molte più persone a lavorare da casa, studenti costretti a seguire lezioni online, restrizioni di vario tipo e tanti altri cambiamenti. Non sorprende, quindi, scoprire che anche l’utilizzo dello smartphone è cambiato.

Dallo studio di Kantar emerge che alcuni di questi cambiamenti sono temporanei, comparendo e scomparendo in base ai blocchi, mentre altri sembrano permanenti e di lunga durata a prescindere dai lockdown.

Un cambiamento evidente è che l’uso di app di mappe e del GPS è diminuito durante i lockdown più severi ed è tornato a livelli normali nei paesi e nelle regioni in cui le restrizioni sono state allentate. In Europa, ad esempio, l’utilizzo è diminuito nei primi giorni della pandemia, ma da allora è tornato alla normalità nonostante le restanti restrizioni sui viaggi. Negli Stati Uniti, non c’è stato ancora alcun segno di ripresa nell’utilizzo di mappe e GPS.

L’uso della messaggistica istantanea era aumentato, poiché le persone cercavano modi alternativi di comunicare con la famiglia e gli amici quando non potevano vederli di persona, ma successivamente i livelli sono tornati normali in questo trimestre.

Alcuni cambiamenti nel comportamento legato agli smartphone, tuttavia, sembrano più duraturi, soprattutto in Europa. L’aumento della popolarità dei servizi di musica in streaming come Apple Music e Spotify non ha mostrato alcun segno di ritorno ai livelli più bassi pre-COVID. Lo stesso vale per i servizi di video in streaming come Netflix e Apple TV+, dove l’aumento del 14% in più di utilizzo non è cambiato dall’inizio della pandemia.

Inoltre, non sorprende che, in un momento di maggiore attenzione alla salute e al fitness, l’uso del monitoraggio della forma fisica abbia avuto una spinta importante all’inizio della pandemia e da allora ha continuato a crescere.

Non stupisce nemmeno la crescita dell’utilizzo di app di wallet mobile e altre forme di pagamento contactless, visto che meno persone vogliono gestire contanti o consegnare fisicamente una carta a un commesso in negozio. L’utilizzo è aumentato dell’8% all’inizio della crisi, crescendo successivamente al 16%, e non sembrano esserci segni di cedimento.

Sperando che questa crisi finisca presto, vedremo quali di queste abitudini rimarranno anche post-pandemia.

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