Il tribunale limita le domande riconvenzionali di Apple nel caso Epic

Nuovo capitolo nella lunga battaglia legale tra Apple ed Epic Games per il caso Fortnite.

Il tribunale federale che sta gestendo il caso tra Apple ed Epic Games ha limitato alcune domande riconvezionali di Apple relative ai vari presunti illeciti da parte del gioco Fortnite.

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Il giudice Yvonne Gonzalez Rogers del tribunale distrettuale della California ha concesso una mozione ad Epic Games per il giudizio sulle domande riconvenzionali sollevate da Apple e basate su vari illeciti, respingendole tutte tranne quelle relative alla violazione del contratto.

Il giudice era dubbioso fin dall’inizio sul fatto che alcune affermazioni di Apple avrebbero avuto seguito in tribunale, ma la società ha deciso di andare avanti con i suoi argomenti. In difesa delle sue affermazioni, l’azienda aveva infatti dichiarato che Epic stava “rubando denaro ad Apple“.

Il furto è un crimine penale e la “conversione” è il suo analogo nelle cause civili negli Stati Uniti. La vittima del furto ha sempre il diritto di citare in giudizio per conversione così da riavere la sua proprietà dal “ladro”, indipendentemente dai mezzi tecnici con cui si realizza la conversione. Proprio su queste basi, i legali Apple avevano portato avanti una particolare strategia: “Se Epic ha aggirato gli acquisti in-app per incanalare i fondi che includono i ricavi e le commissioni di Apple nelle proprie casse, una richiesta di conversione può essere adeguatamente sostenuta”.

Epic si è difesa affermando che “non possiamo rubare i proventi delle vendite dei nostri stessi sforzi creativi“. Come a dire, non possiamo rugare a noi stessi.

Il giudice Gonzales Rogers ha affermato oggi che Apple non è riuscita a dimostrare alcun atto illecito da parte di Epic oltre una violazione del contratto. Questo significa che Apple non potrà portare avanti la sua richiesta di conversione per un immediato risarcimento rispetto ai denaro “sottratto” da Epic.

Apple ha subito commentato questa decisione:

 Siamo rispettosamente in disaccordo con la decisione della Corte e riteniamo che la condotta di Epic dovrebbe essere perseguibile ai sensi della legge sulla responsabilità civile della California. È chiaro tuttavia che Epic ha violato il contratto con Apple. Per dodici anni, l’App Store ha aiutato gli sviluppatori a trasformare le loro idee più brillanti in app che cambiano il mondo.

La nostra priorità è sempre stata quella di fornire ai clienti un luogo sicuro e affidabile per scaricare software e di applicare le regole allo stesso modo a tutti gli sviluppatori. Nei modi descritti anche dalla Corte come ingannevoli e illeciti, Epic ha abilitato una funzionalità nella sua app che non era approvata da Apple, e lo ha fatto con l’espresso intento di violare le linee guida dell’App Store che si applicano ugualmente a ogni sviluppatore che vende beni e servizi digitali.

Il loro comportamento sconsiderato ha reso i clienti delle pedine e non vediamo l’ora dimostrarlo in tribunale.

Questa battaglia è stata quindi vinta da Epic, ma la vera causa inizierà solo a maggio 2021.

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