Dopo l’AGCM in Italia, anche l’ente antitrust tedesco ha avviato un’indagine contro Apple e Amazon per l’accordo di vendita siglato alcuni anni fa.

Nel 2018, Apple e Amazon hanno raggiunto un accordo per la vendita dei prodotti dell’azienda sul noto portale di e-commerce. Questa partnership prevede che su Amazon vengano venduti solo prodotti autorizzati, quindi i rivenditori terzi devono presentare domanda per poter vendere i dispositivi Apple e Beats sul portale. Quando fu lanciata questa novità, ai rivenditori indipendenti che offrivano prodotti Apple nuovi e usati su Amazon venne specificato che tutte le loro schede sarebbero state rimosse dopo poche settimane, a meno che non avrebbero presentato domanda per diventare rivenditori autorizzati Apple su Amazon e continuare a offrire la loro merce. Ovviamente, le domande dovevano essere accettate da Apple secondo alcuni canoni molto stringenti.
Per vederci chiaro, l’antitrust tedesco ha avviato un’indagine relativa proprio a questa partnership commerciale. Il punto da chiarire riguarda il fatto che questo accordo esclude di fatto i rivenditori indipendenti di prodotti Apple dalla vendita su Amazon.
L’Ufficio federale antitrust tedesco sta inoltre indagando su una politica di Amazon chiamata “brandgating“, che consente ai produttori di dispositivi di marca come gli iPhone di far rimuovere i venditori indipendenti dalla piattaforma fintanto che Amazon può continuare a vendere gli articoli.
Questa la riposta di Amazon:
Stiamo collaborando pienamente con le autorità tedesche competenti. Continuiamo ad innovare per migliorare il nostro store, sia per i nostri clienti sia per i nostri partner di vendita. Siamo costantemente impegnati ad offrire ai nostri clienti la più ampia selezione di prodotti investendo allo stesso tempo enormi risorse per garantire un’esperienza di acquisto sicura, proteggendo il nostro store da prodotti illeciti. Non modifichiamo mai le nostre politiche di vendita senza una buona ragione.