L’Unione Europea frena sullo su alcune norme contro le grandi aziende tech

Il commissario alla concorrenza dell'Unione Europea frena su alcune proposte avanzate nei mesi scorsi per frenare l'ascesa delle grandi aziende tech.

Dopo le varie iniziative avviate dall’Unione Europea per limitare il dominio delle grandi aziende tech, a sorpresa il commissario alla concorrenza Margrethe Vestager ha messo in guardia contro la disgregazione strutturale di queste società.

Questa dichiarazione è arrivata come un fulmine a ciel sereno, poiché negli ultimi anni Margrethe Vestager ha spinto per avviare in modo aggressivo indagini antitrust contro aziende come Apple, Google e Amazon. Ad esempio, è stata proprio la Vestager a guidare l’appello dell’UE contro la sentenza che ha ribaltato la prima decisione contro Apple per il mancato pagamento di miliardi di euro di tasse in Irlanda.

Oggi, durante un dibattito sul futuro della regolamentazione di Internet all’interno dell’UE, Vestager ha avvisato che, sebbene sarebbe “fattibile” forzare lo scioglimento delle grandi aziende tecnologiche secondo l’attuale legislazione europea, una decisione di questo tipo potrebbe portare a una serie di conseguenze non previste inizialmente. Ad esempio, una prima conseguenza potrebbero essere le lunghe battaglie legali che saranno sicuramente avviate da tutti i gitanti tech contro i regolatori europei. Per questi motivi, il commissario alla concorrenza suggerisce di trovare vie alternative prima di procedere con richieste di questo tipo.

Queste dichiarazioni non sono piaciute a Thierry Breton, commissario europeo per il mercato interno, il quale spinge per obbligare le grandi multinazionali tech a suddividere in più aziende differenti i loro affari.

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