Google sotto indagine per il motore di ricerca predefinito su iOS

Google finisce sotto indagine per il suo motore di ricerca predefinito su iOS

L’accordo tra Google e Apple per mantenere il motore di ricerca predefinito sui dispositivi iOS è al centro di una nuova indagine del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti.

Apple Google indagine

Il Dipartimento di Giustizia ha intentato una causa antitrust contro Google accusando la società di abusare del suo potere nel settore della ricerca su Internet. L’accordo con Apple e altre società viene citato come parte dell’argomentazione da parte del Dipartimento.

Dalle prime indagini emerge che all’interno di Google veniva definita come “Code Red” la prospettiva di perdere la posizione di motore di ricerca predefinito sui diversi dispositivi. L’azienda è quindi consapevole dell’importanza di avere il proprio motore di ricerca predefinito su iOS, come tra l’altro dimostrano i 9 miliardi di dollari pagati ad Apple solo nel 2018. Anche se mancano dati ufficiali, si stima che nel 2020 questa cifra salirà a 11 miliardi di dollari, pari a circa il 25% dei profitti annui di Apple. In media, ogni anno Google spenda tra gli 8 e i 12 miliardi di dollari per rimanere come motore di ricerca predefinito su iOS.

Il Dipartimento di Giustizia ha citato in giudizio diretto solo Google, ma l’indagine sarà incentrata principalmente sull’accordo con Apple. Un portavoce di Google ha già fatto sapere che l’azienda impugnerà il contenzioso, visto che “gli utenti sono liberi di utilizzare altri motori di ricerca anche su iPhone“.

Anche Apple è sotto accusa indirettamente per aver facilitato comportamenti anticoncorrenziali accettando l’accordo e ottenendo più soldi con rinegoziazioni regolari. Sebbene le due società siano concorrenti in più settori, si dice che l’accordo faccia parte di “una sorprendente alleanza tra rivali“. La denuncia del Dipartimento di Giustizia cita anche l’osservazione di un dipendente Apple senior del 2018 secondo cui “la nostra visione è che lavoriamo come se fossimo un’unica azienda“.

Questa indagine rappresenta una minaccia per una parte significativa delle entrate di Apple, ma è un pericolo maggiore per Google, che aperderebbe tantissimo traffico generato dai dispositivi iOS e iPadOS. Un eventuale veto futuro potrebbe spingere Apple ad acquisire o costruire il proprio motore di ricerca, che a sua volta potrebbe rappresentare una minaccia ancora maggiore per Google.

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