Apple nella lista UE delle società a rischio regolamentazione

L'Unione Europea ha creato una lista di 20 società che dovranno essere maggiormente regolamentate con apposite norme.

Apple è nella “lista nera” dell’UE relativa alle società tecnologiche destinate ad essere regolamentate con nuove e più rigide misure, con l’obiettivo di limitare il loro dominio sul mercato.

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In questa lista figurato una ventina di giganti tech, compresi Amazon, Facebook e Google. Come riporta il The Financial Times, le aziende come Apple che si trovano in questa lista dovranno rispettare una regolamentazione più severa rispetto ai concorrenti più piccoli, comprese nuove norme che obbligheranno le società a condividere i dati con i rivali e ad essere più trasparenti su come vengono raccolte le informazioni degli utenti.

L’elenco è stato compilato in base a una serie di criteri, tra cui la quota di mercato dei ricavi e il numero di utenti, oltre a quelle aziende il cui potere potrebbe essere tale da non consentire ai rivali più piccoli di entrare nel mercato senza utilizzare le loro piattaforme.

Inoltre, a prescindere da questi elementi, l’elenco include comunque quelle aziende considerate “troppo grandi” per preoccuparsi di azioni antitrust ed eventuali multe. Una sanzione che farebbe davvero paura, ad esempio, potrebbe prevedere per un’azienda come Apple l’obbligo di scorporare l’App Store come attività separata.

L’Unione Europea sta inoltre riservando molta attenzione sulle cosiddette società gatekeeper, che hanno il potere di decidere di tenere i concorrenti lontani dalle loro piattaforme o di imporre condizioni che rendono più difficile competere. Spotify, ad esempio, accusa Apple di essere una “gatekeeper”, perché gli utenti Apple Music possono iscriversi liberamente al servizio, mentre i clienti di Spotify non possono farlo senza che Apple richieda il 30% di commissioni allo sviluppatore. Se App Store fosse un’azienda separata, Apple Music dovrebbe pagare la stessa commissione del 30%, oppure l’azienda dovrebbe rimuovere la fee per tutte le app di musica in streaming.

L’UE vuole anche garantire che aziende come Apple non abbiano un vantaggio ingiusto causato dal loro accesso a dati che non sono disponibili per i concorrenti, come quelli sulla popolarità delle app.

L’intenzione è quella di approvare e iniziare ad applicare queste nuove norme entro pochi mesi.

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