Il mese scorso Apple ha presentato il suo nuovo iPad Air 4 con quel processore A14 che vedremo anche sugli iPhone 12. I primi bennchmark lasciano presagire ottime prestazioni, ma intanto il VP Platform Architecture di Apple Tim Millet ha offerto ulteriori dettagli su questo processore e anche sull’utilizzo del Face ID con le mascherine.

In un’intervista rilasciata al portale tedesco Stern, Tim Millet ha spiegato che parte del potenziale del processore A14 è dovuta alle crescenti capacità di apprendimento automatico, che “abilitano una classe completamente nuova di applicazioni. Mi manca il fiato quando vedo cosa possono fare le persone con il chip A14 Bionic“.
Apple non ha certo inventato le reti neurali, visto che “le basi sono state gettate molti decenni fa“, afferma Millet. “Ma allora c’erano due problemi: non c’erano dati e non c’era potenza di calcolo per sviluppare modelli complessi in grado di elaborare questa quantità di dati.” Nel 2012 c’è stata finalmente una svolta che ha notevolmente accelerato i tempi di formazione dei modelli. Solo allora tecnologie come lo sblocco facciale sono diventate concepibili in uno smartphone.
Millet ha anche sottolineato che parte del vantaggio di Apple è che i suoi team hardware e software possono lavorare a stretto contatto per massimizzare le prestazioni partendo dai miglioramenti del processore. Questo si estende anche agli sviluppatori di terze parti:
Lavoriamo a stretto contatto con il nostro team software durante tutto il processo di sviluppo per assicurarci di non costruire solo un pezzo di tecnologia utile per pochi. Volevamo assicurarci che migliaia e migliaia di sviluppatori iOS potessero fare qualcosa con questo processore.
Core ML è una fantastica opportunità per le persone che vogliono capire e scoprire quali possibilità hanno. Abbiamo investito molto tempo per assicurarci di non inserire solo transistor nel chip che poi non vengono utilizzati. Vogliamo che le tutti possano sfruttarlo al meglio.
Infine, Millet ha offerto alcune curiosità interessanti su come l’uso di mascherine facciali durante la pandemia COVID-19 ha influenzato l’utilizzo del Face ID. Il dirigente ha spiegato che mentre ci sono modi in cui Apple potrebbe teoricamente adattare il Face ID per lavorare con le mascherine, così facendo comprometterebbe la sicurezza:
È difficile vedere qualcosa che non puoi vedere. I modelli di riconoscimento facciale sono davvero buoni, ma è un problema complicato. Gli utenti vogliono comodità, ma vogliono anche essere al sicuro. E in Apple dobbiamo assicurarci che i dati rimangano al sicuro.
Possiamo pensare a tecniche che non coinvolgono la parte del viso coperta dalla protezione bocca-naso, ma poi perdi alcune delle caratteristiche che rendono unico il tuo viso, il che a sua volta rende più facile immaginare che qualcuno possa sbloccare il telefono.
Ora non resta che attendere l’iPhone 12 e il suo processore A14.