I giudici chiedono a Trump di posticipare il divieto di TikTok negli USA, ma il Dipartimento di Giustizia non ci sta

Piccola ma importante vittoria di TikTok in tribunale, con la richiesta dei giudici a Trump di sospendere il divieto previsto per il 27 settembre.

I giudici hanno formalmente chiesto all’amministrazione Trump di posticipare il divieto di distribuzione dell’app TikTok negli Stati Uniti, inizialmente previsto per il 27 settembre.

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AGGIORNAMENTO: Il Dipartimento di Giustizia si è opposto all’ingiunzione richiesta da ByteDance e ha inviato un documento al tribunale, spiegando che una decisione favorevole a TIkTok indebolirebbe il potere del presidente degli Stati Uniti quando presenta richieste di emergenza per la sicurezza nazionale. Secondo il Dipartimento, il CEO di ByteDance è collegato al governo cinese e il fatto che l’app conservi dati di utenti americani può rappresentare un rischio per la sicurezza nazionale.

Facendo seguito ad una richiesta urgente di sospensione presentata da ByteDance, il tribunale distrettuale della Columbia ha contestato le argomentazioni degli avvocati dell’amministrazione Trump, secondo le quali questo divieto non avrebbe causato danni a TikTok.

I giudici hanno invece affermato che, nonostante le argomentazioni del governo, “il ban di TikTok non preserverebbe lo status quo dell’azienda“, aggiungendo che, se il divieto diventerà effettivo il 27 settembre e non verrà rinviato, si terrà un’altra udienza per determinare se concedere la sospensione definitiva richiesta da TikTok.

ByteDance sta infatti per formalizzare l’accordo con Oracle e Walmart, ma sono necessari altri giorni prima che tutto venga ufficializzato.

I termini dell’accordo prevedono che Oracle e i suoi partner ricevano una quota del 20% della nuova entità di TikTok con sede negli Stati Uniti, con il restante 80% posseduto ancora da ByteDance. Oracle avrà anche accesso al codice sorgente di TikTok per garantire che il software non includa backdoor.

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