L’Unione Europea potrebbe costringere Apple ad aprire il chip NFC su iPhone e Apple Watch anche alle app di pagamento di terze parti.

In questi giorni, l’UE sta discutendo una nuova legge antitrust in risposta ai reclami delle banche contro le restrizioni di Apple per l’accesso al chip NFC. L’azienda di Cupertino viene accusata di comportamento anticoncorrenziale, visto che questo chip è aperto solo ad Apple Pay e non ad altri sistemi di pagamento:
Il chip NFC di iPhone e Apple Watch può essere letto dai terminali di pagamento, consentendo loro di elaborare i pagamenti. In linea di principio, qualsiasi banca o app finanziaria potrebbe utilizzare questo chip per elaborare i pagamenti, ma Apple limita l’accesso in modo che i pagamenti possano essere effettuati solo tramite Apple Pay. Apple prende una piccola percentuale di tutte le transazioni effettuate tramite Apple Pay, attuando di fatto una pratica anticoncorrenziale.
Tra l’altro, pochi giorni fa la commissione parlamentare tedesca ha votato inaspettatamente una legge per costringere Apple ad aprire Apple Pay ai fornitori rivali in Germania. Questo è avvenuto sotto forma di un emendamento a una legge antiriciclaggio che è stata adottata pochi giorni fa e che entrerà in vigore nei primi mesi del 2021.
La legge, che non nomina Apple in modo specifico, costringerà gli operatori di infrastrutture di monete elettronica a offrire l’accesso ai concorrenti a un prezzo ragionevole. Nei prossimi mesi, l’accesso al chip NFC potrebbe essere richiesto in tutta Europa, anche in vista delle conclusioni delle indagini antitrust avviate dalla Commissione europea proprio contro le limitazioni di Apple Pay.
Questo significa che, dal 2021, Apple potrebbe essere obbligata ad aprire il chip NFC dei suoi iPhone anche ad altre piattaforme di pagamento elettronico, almeno in Europa.