Brian Armstrong, CEO del servizio Coinbase, ha detto che che le normative dell’App Store di Apple soffocano l’innovazione nel settore delle criptovalute.

Le critiche di Armstrong si riferiscono alle attuali politiche dell’App Store e alle numerose e specifiche restrizioni sulla gestione delle valute digitali.
Per quanto riguarda l’app Coinbase, le regole imposte da Apple non consentono di guadagnare denaro utilizzando criptovalute e l’accesso alle applicazioni finanziarie decentralizzate. Quest’ultima limitazione è di particolare interesse per il più ampio segmento delle criptovalute, almeno secondo Armstrong:
DeFi e Dapps sono importanti aree di innovazione nei servizi finanziari che ultimamente hanno visto una rapida crescita. Ad esempio, consentono alle persone di accedere al mercato del credito globale per ottenere un prestito o guadagnare interessi. Dapps o DeFi sono fondamentalmente solo dei siti web a cui è possibile accedere attraverso qualsiasi browser. Quindi Apple sta essenzialmente dicendo che non è possibile fornire agli utenti un elenco di siti web da poter visitare attraverso un’app.
Il CEO di Coinbase fa poi notare anche il potenziale impatto da parte delle app Dapps e DeFi sui mercati emergenti e, più specificamente, sulle comunità in via di sviluppo. La tecnologia può, ad esempio, fornire una fonte alternativa di finanziamento e prestiti in parti del mondo in cui le banche non sono disponibili o sono inaccessibili.
Per Armstrong, le regole di Apple sulle criptovalute sono anticompetitive e sono simili ai comportamenti attuati da Microsoft con Internet Explorer oltre 20 anni fa.