Un gruppo di utenti di WeChat ha intentato causa contro l’amministrazione Trump nel tentativo di bloccare l’ordine esecutivo che vieterebbe l’app negli Stati Uniti.

Proprio come accaduto con TikTok, anche WeChat è finita nel mirino dell’amministrazione Trump per presunti collegamenti tra la software house Tencent e il governo cinese. A differenza di TikTok, il ban di WeChat riguarderebbe solo l’App Store negli Stati Uniti, senza alcuna ripercussione per gli utenti cinesi.
Malgrado questo ban “limitato”, un gruppo di utenti di WeChat negli Stati Uniti ha intentato causa contro l’amministrazione Trump per cercare di bloccare l’ordine esecutivo.
I querelanti sostengono che l’ordine esecutivo che vieta WeChat è incostituzionale e viola il diritto alla libertà di parola. Nella denuncia si legge inoltre che il divieto prende di mira ingiustamente i cinesi che vivono negli USA e che usano WeChat per comunicare con altri cittadini cinesi. I legali del gruppo chiedono anche spiegazioni all’amministrazione Trump su quali transazioni di WeChat saranno soggette al divieto.
WeChat è estremamente popolare tra gli utenti cinesi, visto che essenzialmente funziona come una vera e propria piattaforma su iOS e Android, ma l’app è ampiamente utilizzata in tutto il mondo e ha oltre 1,2 miliardi di utenti attivi mensili. Anche se limitato ai soli Stati Uniti, il divieto sarebbe comunque una cattiva notizia per Apple, con il rischio di perdere quote di mercato tra gli utenti cinesi che vivono nel paese.