Apple: il machine learning è importante così come la privacy

John Giannandrea di Apple racconta il rapporto tra machine learning e privacy secondo l'azienda di Cupertino.

John Giannandrea, capo dell’intelligenza artificiale (AI) di Apple afferma che l’azienda di Cupertino sta utilizzando il machine learning in quasi ogni aspetto relativo al modo in cui interagiamo con i nostri dispositivi.

machine learning

Giannandrea ha parlato con Samuel Axon di ArsTechnica, delineando come Apple utilizzi il ML e spiegando di essere passato da Google ad Apple proprio perché l’azienda di Cupertino crede fermamente che il machine learning (ML) possa avere un impatto importante sulla vita delle persone.

Il machine learning è davvero molto importante per Apple, che lo utilizza in diversi aspetti, come ad esempio la traduzione linguistica, la dettatura vocale sul dispositivo e le diverse funzionalità legate alla salute, sopratutto con Apple Watch. Ad esempio lo utilizziamo mentre scriviamo con la tastiera, attraverso i suggerimenti o la correzione automatica, così come nell’app Fotocamera, dove il software riesce a capire come ottimizzare la foto che stiamo scattando.

Ma gli esempi non finiscono qui, basti pensare all’app Foto che è in grado di ordinare automaticamente le foto o che riesce a scovare con precisione le foto di un amico semplicemente digitando il suo nome nel campo di ricerca dell’app. Anche la maggior parte delle delle funzionalità di realtà aumentata sono rese possibili grazie al machine learning.

Prima del suo arrivo in Apple, però, Giannandrea racconta di essere rimasto alquanto sorpreso dai campi in cui Apple non aveva mai usato il ML. Ad esempio, non veniva utilizzato per la funzionalità di scrittura a mano su iPad. Negli ultimi due o tre anni, invece, tutto questo è cambiato e probabilmente nei prossimi anni tutto il mondo Apple sarà basato sul machine learning.

Il machine learning e il problema Privacy

Probabilmente per molti il connubio machine learning e rispetto della privacy degli utenti non può funzionare, ma secondo Giannandrea non è cosi. Sappiamo bene che apple ha deciso di limitare tutte le funzioni riguardanti l’apprendimento automatico ai soli dispositivi, senza che i dati arrivino all’interno dei server Apple. Una scelta fatta per rispettare la privacy dell’utente ma che, allo stesso tempo, potrebbe limitare Apple nella futura concorrenza con Google.

Giannandrea afferma che, a suo parere, il metodo adottato da Apple è migliore, poiché in questo caso il dispositivo si adatta effettivamente all’utente e non basandosi su dati aggregati di milioni di utenti. L’elaborazione locale può essere utilizzata anche in situazioni in cui semplicemente non sarebbe realistico inviare dati a un server, come ad esempio mentre si sta scattando una foto, in modo da ottenere il fotogramma migliore.

Cosa ci aspetta in futuro?

Giannandrea ovviamente non ha rivelato nulla sui progetti di Apple, ma ha affermato che l’apprendimento automatico sarà molto importante per i prossimi Mac con chip Apple Silicon.

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