Apple accusata di aver censurato un’altra app di proteste sullo store cinese

Apple avrebbe bloccato la pubblicazione su App Store di un'altra app di proteste contro la Cina.

Gli sviluppatori di PopVote, un’app di voto online progettata in parte per protestare contro le recenti leggi sulla sicurezza nazionale a Hong Kong, sostengono che Apple stia censurando il titolo rifiutando l’accesso all’App Store.

apple store hong kong

Apple ha inizialmente respinto PopVote per problemi con il codice dell’app, ma successivamente l’azienda avrebbe rifiutato di pubblicare i nuovi update. Gli sviluppatori sostengono di aver tentato di contattare Apple senza però ricevere risposta.

Sviluppata dagli organizzatori del movimento democratico di Hong Kong, PopVote è stata invece approvata sul Google Play Store e ha registrato oltre 600.000 voti digitali espressi nelle primarie non ufficiali che si sono tenute lo scorso fine settimana.

Edwin Chu, consulente IT della piattaforma di voto, ha dichiarato che Apple sta censurando la piattaforma. Secondo gli sviluppatori, il problema è che il governo cinese considera l’intera piattaforma PopVote come una violazione della legge sulla sicurezza nazionale approvata il 1° luglio. Apple non avrebbe fatto altro che rispettare la legge cinese, seppur criticabile, e al momento non ha rilasciato alcuna dichiarazione in merito.

Già in passato, l’azienda di Cupertino aveva censurato altre app legate più o meno indirettamente ai manifestanti di Hong Kong, tanto da scatenare le polemiche di diverse associazioni dei diritti umani. Apple si è sempre difesa affermando che deve rispettare le norme locali in qualsiasi paese per garantire che tutti i suoi servizi possano essere offerti ai clienti, ma di fatto le nuove leggi cinesi sono progettate per reprimere quanto più possibili le proteste democratiche dei manifestanti di qualsiasi schieramento politico avversario.

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