Apple annuncia i vincitori della WWDC20 Swift Student Challenge

Annunciati ufficialmente gli studenti vincitori della della WWDC20 Swift Student Challenge

Tra i partecipanti “virtuali” alla WWDC 2020, ci saranno i 350 vincitori della Swift Student Challenge provenienti da 41 Paesi e territori diversi. Gli studenti sono stati scelti sulla base dei playground Swift originali inviati alla Student Challenge, una sfida organizzata annualmente da Apple nell’ambito della WWDC per celebrare la nuova generazione di programmatori e creatori.

WWDC20 Swift Student Challenge
Tra i vincitori ci sono Sofia Ongele, Palash Taneja e Devin Green. Apple ha raccontato le loro storie.

Per Sofia Ongele, diciannovenne che ha appena finito il secondo anno alla Fordham University di New York, il fulcro del cambiamento è all’incrocio tra tecnologia e giustizia sociale. ReDawn, la sua prima app per iOS, è un esempio di questa filosofia. Dopo che un’amica del college è stata aggredita sessualmente al primo anno, Sofia ha creato ReDawn per aiutare chi ha subito una violenza ad accedere alle risorse in modo sicuro, facile e sensibile. Sofia ha scoperto la programmazione nel 2016 partecipando a Kode With Klossy, un corso di programmazione gratuito per ragazze dai 13 ai 18 anni. E dice che imparare a programmare ha trasformato il suo mondo.

L’app ReDawn di Sofia Ongele aiuta chi ha subito un’aggressione sessuale ad accedere a risorse di sostegno.

Palash Taneja, 19 anni, è cresciuto a New Delhi, in India. Quattro anni fa si è ammalato gravemente di dengue, un virus trasmesso dalle zanzare che lo ha costretto in ospedale. Il giovane si è ispirato alla sua esperienza con la malattia per aiutare gli altri.

In seguito ha creato uno strumento online che usa l’apprendimento automatico per prevedere la diffusione di malattie trasmesse dalle zanzare, come la febbre dengue. E come progetto per la Swift Student Challenge di quest’anno, a cui ha lavorato sullo sfondo del COVID-19, Palash ha realizzato un playground Swift che insegna la programmazione simulando la diffusione di una pandemia nella popolazione, e mostrando in che modo precauzioni come il distanziamento fisico e le mascherine possono contribuire a rallentare i contagi. Lo ha creato per educare i più giovani dopo aver visto che alcuni non prendevano sul serio gli avvertimenti.

Devin Green vuole risolvere i problemi con la tecnologia e trae ispirazione dal mondo che lo circonda. Mentre finiva l’ultimo anno del liceo da casa a causa del COVID-19, ha usato la sua camera da letto a Castro Valley, in California, come laboratorio.

Il diciottenne aveva problemi ad alzarsi la mattina, perciò ha sviluppato un programma abbinato a un tappetino sensibile alla pressione posizionato sotto il letto. Se quando dovrebbe essere già in piedi il tappetino rileva ancora del peso, scatta una sveglia che non si spegne finché Devin non scansiona un codice QR con il telefono. Il protagonista del playground con cui ha vinto la Swift Student Challenge è un robot a intelligenza artificiale chiamato Stanny che sa riconoscere e rispondere a 63 commenti e domande.

Devin ha anche due app sull’App Store, la prima delle quali sviluppata a 13 anni. La seconda, Slight Work, è un’app per fare i compiti che usa la tecnica del pomodoro per massimizzare il lavoro con pause strutturate. Lui e i compagni di classe l’hanno utilizzata durante l’ultimo anno di liceo, e ne hanno approfittato anche alcuni amici all’università.

Alla WWDC 2020, per la prima volta ci sarà una speciale selezione di sessioni adatte a coder e designer in erba, e sfide quotidiane con Swift Playgrounds a cui tutti possono partecipare.

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