L’app Immuni è stata inviata ad Apple per l’approvazione

Gli sviluppatori Bending Spoons hanno presentato l'app Immuni per l'approvazione su App Store e Google Play Store.

Salvo bocciature da parte di Apple, l’app Immuni dovrebbe essere disponibile entro pochi giorni (se non poche ore) su App Store.

Se Apple approverà l’applicazione, è probabile che Immuni sarà scaricabile gratuitamente su App Store già da oggi. In ogni caso, l’app verrà attivata solo dal 3 giugno in 4 regioni: Puglia, Abruzzo, Marche e Liguria. Dopo la fase sperimentale, l’app potrà essere utilizzata in tutta Italia. Le informazioni sulla regione di residenza o domicilio vanno fornite in fase di attivazione dell’app.

Ricordiamo che Immuni è l’app di tracciamento contatti scelta dal governo italiano che potrà essere utilizzata su base volontaria. L’app tutela la privacy, in quanto scambia solo dei codici univoci tramite Bluetooth quando due dispositivi  con l’app installata si trovano nelle vicinanze. L’app non utilizzerà i dati GPS e non conoscerà mai l’identità degli utenti o delle persone con cui si entra in contatto.

Le chiavi vengono conservate localmente sul dispositivo per un massimo di 14 giorni, per poi essere cancellate definitivamente, e sono in grado di registrare anche la durata dell’incontro tra due dispositivi: Immuni, come previsto da Apple e Google, non registrerà alcun dato se la durata dell’incontro è inferiore ai 10 minuti. La registrazione viene in ogni caso interrotta dopo 30 minuti, così da evitare eventuali deduzioni sul fatto che due dispositivi siano stati a contatto per più tempo.  Altro aspetto importante, è che Immuni non potrà verificare più esposizioni in giorni diversi da parte degli stessi telefoni, così da non registrare incontri ripetuti tra due o più utenti. Una volta registrati i dati, l’utente verrà informato tramite notifica anonima solo nel caso in cui una persona con cui è stato in contatto negli ultimi 14 giorni è risultata positiva al COVID-19. Immuni fornirà anche il grado di rischio, in base alla distanza e al tempo trascorso durante il contatto con quella persona. Per registrare la positività al COVID-19 è necessario l’intervento del personale sanitario, in modo da evitare false segnalazioni.

Alcuni stanno criticando il fatto che l’app arriva con estremo ritardo rispetto all’emergenza, ma bisogna tenere conto di diversi fattori, in primis il fatto che le API di Apple e Google siano disponibili da pochi giorni. Inoltre, app così delicate richiedono diversi test, senza dimenticare che per ora l’unica app con le API di Apple e Google è stata rilasciata solo in Svizzera.

Per scoprire tutti i dettagli di Immuni vi rimandiamo al nostro articolo di approfondimento.

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