iPhone, app AR e dispositivo a ultrasuoni per diagnosticare COVID-19 anche a casa

Butterfly iQ è un sistema che permette di diagnosticare facilmente infezioni da COVID-19 direttamente da casa.

Un iPhone, un dispositivo a ultrasuoni e un’app di realtà aumentata possono essere utilizzati per effettuare test COVID-19 a domicilio, con tanto di diagnosi a distanza da parte di un medico collegato in remoto.

iphone covid-19

Grazie a questo sistema, chiunque da casa può effettuare un primo test diagnostico sulla positività a COVID-19, anche senza alcuna formazione medica. Come riporta Engadget, storicamente le macchine ad ultrasuoni sono molto ingombranti e richiedono medici specializzati per effettuare le diagnosi. Butterfly iQ è un sistema completamente portabile che si collega all’iPhone e, grazie ad un’app iOS, può fornire una serie di informazioni su eventuali infezioni da COVID-19.

La cosa davvero interessante è che Buttefly iQ non richiede competenze mediche e può essere utilizzato anche dallo stesso paziente. L’app iOS si può anche collegare in teleconferenza con un medico, per guidare eventualmente il paziente nel caso in cui non riesca ad utilizzare lo strumento nel modo giusto. Grazie alla realtà aumentata, il medico può vedere esattamente in che modo il paziente tiene la sonda e dove viene posizionata.

Il dispositivo è in grado di effettuare uno screening dei polmoni e trovare tracce di infezione da COVID-19. Il costo di Butterfly iQ è di 2.000$, sicuramente un prezzo non alla portata di tutti ma che potrebbe essere preso in considerazione dalle autorità sanitarie per lo screening a distanza, visto che le funzioni da remoto permettono di effettuare una prima diagnosi senza il rischio di entrare in contatto con un potenziale positivo a COVID-19.

Negli Stati Uniti è in fase di test un altro progetto che parte da un dispositivo creato per scovare la presenza del virus Zika, ora modificato appositamente per diagnosticare anche la presenza di COVID-19. Il sensore si alimenta tramite collegamento ad uno smartphone. Successivamente, una particella di saliva va applicata sul sensore che, tramite un’apposita app e la connessione Bluetooth, invia i risultati allo smartphone.

Una volta completata l’operazione, il campione può essere distrutto usando una piccola scossa elettrica, così che il sensore possa essere utilizzato per un nuovo test. Il costo del sensore è di 55$ e ora si sta pensando di renderlo disponibile negli Stati Uniti, visto che un dispositivo di questo tipo permetterebbe alle persone di effettuare test in casa senza troppa difficoltà. Si attendono solo i test del CDC per consentirne la commercializzazione.

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