La Casa Bianca è in trattativa con i fornitori di chip Intel e TSMC, entrambi partner Apple, per convincerli ad aumentare la produzione dei processori all’interno degli Stati Uniti.

L’amministrazione Trump ha sempre cercato di portare parte della produzione delle multinazionali negli Stati Uniti, con Apple, ad esempio, che ha già investito diverse centinaia di milioni di dollari in questo progetto. Con la crisi economica dietro l’angolo legata alla pandemia di COVID-19, la Casa Bianca starebbe facendo maggiori pressioni anche a Intel e TSMC, affinché trasferiscano parte della loro produzione negli Stati Uniti.
Negli ultimi giorni, i funzionari del governo hanno incontrato i dirigenti di Intel e TSMC per parlare della costruzione di nuove strutture negli Stati Uniti. Intel ha già diversi stabilimenti nel paese, mentre TSMC non ha mai operato nel territorio americano.
Secondo quanto riferito da Greg Slater, vicepresidente responsabile per gli affari politici di Intel, la sua azienda ha preso molto seriamente questa proposta e sta già valutando un piano che prevede la creazione di un impianto per la realizzazione di chip avanzati realizzati in modo sicuro per uso governativo, e non solo: “Pensiamo che sia una buona opportunità, i tempi sono migliori e la domanda per questi processori è maggiore di quanto non sia stata in passato, anche dal punto di vista commerciale“.
Secondo quanto riferito da TSMC, l’azienda starebbe valutando la proposta insieme ad Apple, suo principale cliente. Questo significa che un eventuale stabilimento TSMC negli Stati Uniti servirebbe per produrre chip governativi, ma anche per clienti come Apple. Ad oggi, però, non esiste ancora un piano concreto di investimento. Già in passato, il governo degli Stati Uniti aveva esercitato pressioni sulla TSMC per creare strutture di produzione nel paese, soprattutto per la realizzazione di componenti sensibili utilizzati dall’esercito, come aerei e satelliti.
Oltre ad Apple, TSMC ha tanti altri clienti negli Stati Uniti come Qualcomm, Nvidia, Broadcom e AMD, quindi potrebbe aver senso investire nel paese per fornire processori non solo al governo, ma anche a queste aziende.
Inoltre, con questa mossa, Apple potrebbe includere un altro componente “Made in USA” nei suoi iPhone: i processori della linea Ax.