I fornitori Apple riducono il personale e gli straordinari ai dipendenti

A causa del coronavirus la domanda di dispositivi Apple è in calo. Di conseguenza, le fabbriche che assemblano tali dispositivi stanno riducendo il personale e le ore di straordinario.

Con la maggior parte degli Apple Store in tutto il mondo chiusi dal 14 marzo, la domanda di dispositivi Apple è in calo. Di conseguenza, i fornitori Apple che assemblano tali dispositivi hanno visto un calo della domanda e stanno riducendo il personale e le ore di straordinario nelle fabbriche.

Numerosi lavoratori del complesso di Zhengzhou di proprietà di Foxconn, dove vengono assemblati gli iPhone, hanno affermato che l’azienda ha sospeso le assunzioni e ha iniziato a tagliare alcuni dei lavoratori temporanei assunti dopo aver aumentato la produzione a seguito della chiusura delle fabbriche avvenuta nel mese di febbraio. Anche le ore di straordinario sono state ridotte, tanto che Foxconn avrebbe incoraggiato i dipendenti a prendersi le ferie, e non vengono più effettuati straordinari dal 10 aprile.

Anche Pegatron ha ridotto il numero di dipendenti a causa della riduzione della domanda, infatti, secondo una fonte interna circa un migliaio di lavoratori temporanei sono stati licenziati.

Gli ordini statunitensi non stanno arrivando, quindi non vi è necessità di mantenere tutti i lavoratori.

Apple pian piano sta iniziando a riaprire i propri negozi, a partire da una sede in Corea del Sud. Al momento, però, non è ancora chiaro quando apriranno i negozi sparsi nel resto del mondo, tra cui l’Italia, ma l’azienda spera di poterlo fare nel mese di maggio. Ovviamente, per le riaperture, Apple terrà conto delle condizioni di ogni paese e detterà delle linee guida per ogni sede.

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