Foxconn e altre importanti fabbriche in Cina hanno attivato misure molto rigorose per prevenire un altro focolaio virale nel paese, come spiegato dettagliatamente oggi dal Washington Post.
Foxconn, ad esempio, ha organizzato i lavoratori in gruppi di 20 persone che stanno insieme giorno e notte (per chi utilizza i dormitori dell’azienda) per evitare rischi di contagio. Queste persone lavorano, viaggiano, mangiano e dormono insieme per garantire che eventuali contagi siano subito individuati e circoscritti. Ogni gruppo si mantiene a distanza dagli altri.
A ogni lavoratore viene fornita una mascherina facciale e le temperature corporee vengono controllate più volte al giorno. Foxconn ha anche installato diverse telecamere a infrarossi nei vari stabilimento, per controllare l’eventuale presenza di febbre nelle persone che transitano in determinati luoghi. L’azienda sta usando anche test dell’acido nucleico e radiografie del torace quando richiesto, e ha prodotto oltre 10 milioni di maschere chirurgiche per i dipendenti.
All’ora di pranzo, i lavoratori della Foxconn mangiano su tavoli separati l’uno dall’altro da appositi divisori. I vari in mensa hanno anche codici QR che i lavoratori devono scansionare, così che Foxconn possa registrare chi sedeva, dove e quando, in caso di contagi.
Una volta raggiunti i dormitori, i dipendenti lasciano cappotti e borse in un punto designato per la disinfezione.
Tutti questi accorgimenti sono essenziali per garantire la sicurezza dei lavoratori e riprendere le normali attività di produzione.