La combinazione tra problemi di assemblaggio e domanda a rilento comporterà una diminuzione del 30% nella produzione degli smartphone nella prima metà dell’anno.

Secondo ABI Research, l’impatto dell’epidemia di coronavirus può essere considerato già “disastroso” per l’industria smartphone. Per diverse settimane, la Cina ha interrotto la produzione di qualsiasi dispositivo e a questo si affianca il problema delle incertezze economiche, che di fatto poterà ad una minore richiesta da parte degli utenti. L’epidemia non è però circoscritta al solo paese asiatico, visto che ormai la diffusione è globale. Questo significa che le incertezze economiche colpiranno utenti di tutto il mondo.
Per questi motivi, ABI Research prevede che la produzione degli smartphone subirà un calo del 30% nei primi 6 mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2019.
Queste le parole di David McQueen, direttore ricerche della ABI:
Significativamente, a breve termine ci saranno effetti negativi sui dispositivi 5G. Nel momento in cui gli smartphone 5G hanno iniziato a guadagnare terreno e ad entrare nel mercato in numero significativo, l’epidemia ha iniziato a innescare una frenata della loro crescita a breve termine, spingendo fuori lo sviluppo e l’introduzione di telefoni 5G di vario tipo. Si prevede che i prezzi più bassi diventeranno un fattore chiave per aumentare le spedizioni di smartphone 5G nel 2020, ma l’impatto si farà sentire anche nei prossimi mesi.
Per quanto riguarda gli iPhone 12, al momento sembra che tutti i problemi siano risolti e che non dovrebbero esserci ritardi nel lancio.
ABI afferma però che l‘impatto a lungo termine è difficile da valutare. Un calo così drammatico della produzione degli smartphone potrebbe essere temporaneo, ma ci vorrà del tempo prima che la catena di approvvigionamento si riprenda completamente.