watchOS 6.2 ora disponibile in versione beta consentirà alle app terze su Apple Watch di attivare l’autenticazione utente tramite Facebook, Google, Microsoft e altri servizi di log-in via web conformi allo standard OAuth.
Il supporto per la SWebAuthenticationSession è ora disponibile su watchOS 6.2 beta, ma solo su Apple Watch Series 3 e modelli successivi. Il motivo per cui Series 1 e 2 non supportano gli accessi via Web è perché tali modelli non dispongono di connettività cellulare. Sugli orologi LTE puoi infatti scaricare e avviare un’app watchOS anche se il tuo iPhone non è nelle vicinanze, il che significa che l’utente deve essere in grado di configurare l’app direttamente sul proprio Apple Watch. E se un’app richiede un account, come capita sempre più spesso, deve anche offrire all’utente la possibilità di accedere direttamente dall’orologio.
Prima di watchOS 6.2, gli sviluppatori potevano autenticare gli utenti con la funzione Accedi con Apple o creare moduli di accesso e iscrizione personalizzati, come indicato nella documentazione di Apple. A partire da watchOS 6.2, gli accessi basati sul Web con supporto OAuth possono essere utilizzati per semplificare la creazione e l’accesso degli account. OAuth è comunemente usato sul web per consentire a siti o app l’accesso alle tue informazioni prese da altri portali (come Google o Facebook), senza rivelare le tue password. OAuth viene utilizzato da numerose altre società, come Amazon, Twitter, Spotify e non solo.
Inoltre, la seconda beta di watchOS 6.2 offre supporto per il framework StoreKit di Apple. Questo consentirà alle app su Apple Watch di utilizzare non solo gli acquisti in-app, ma anche di offrire e promuovere abbonamenti, verificare le disponibilità eventuale del tuo account Apple Music, nonché fornire consigli per contenuti di terze parti e consentire agli utenti di valutare e recensire app come su iOS.