L’iPhone X di Jeff Bezos violato con un video su WhatsApp?

Emergono nuovi dettagli sul dispositivo di Bezos che, a quanto pare, sarebbe stato hackerato dal Principe ereditario dell'Arabia Saudita.

Stanno facendo il giro del mondo le accuse secondo cui il sovrano dell’Arabia Saudita avrebbe avuto un ruolo nell’hackerare il telefono di Jeff Bezos, capo indiscusso di Amazon. Gli esperti forensi affermano che il telefono fosse un iPhone X e che l’hack sia stato effettuato tramite un video su WhatsApp.

bezos hack iphone

Bezos non è solo il CEO di Amazon, ma è anche il proprietario del Washington Post, quotidiano da sempre molto critico nei confronti di Mohammed bin Salman, principe ereditario dell’Arabia Saudita.

Un’analisi forense condotta sull’iPhone X di Bezos ha confermato che il dispositivo è stato violato nel maggio del 2018 da un file Mp4 inviato tramite un account WhatsApp utilizzato personalmente dal Principe ereditario. Il file da 4,4 MB era crittografato e non è stato possibile esaminarlo completamente, ma gli esperti hanno notato che nel giro di poche ore il telefono di Bezos ha iniziato a trasmettere grandi quantità di dati. Questa anomalia sarebbe andata avanti per diversi mesi, fin quando Bezos non  si è accorto del problema.

Motherboard ha ottenuto il report di sicurezza completo scritto dalla FTI Consulting dopo che il telefono di Bezos è stato analizzato. Dal documento si apprende che l’attacco è stato effettuato molto probabilmente con Pegasus del gruppo NSO, uno spyware che l’Arabia Saudita ha usato in altri hack. Anche altri governi usano questo strumento, inclusi Stati Uniti e Regno Unito. Sfruttando questo spyware camuffato da video MP4, qualcuno è quindi riuscito ad hackerare l’iPhone di Jeff Bezos. Il principe ereditario Mohammed bin Salman ha negato ogni coinvolgimento, ma i dubbi rimangono. Nascosto in quel file c’era infatti un frammento di codice separato che molto probabilmente ha impiantato malware che ha consentito agli aggressori di accedere all’intero telefono di Bezos, comprese le sue foto e le comunicazioni private.

Intanto, l’Ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani ha reagito a questa vicenda, affermando che “il presunto hacking del telefono di Bezos e di altre persone richiede un’indagine immediata da parte degli Stati Uniti e di altre autorità competenti, per capire l’eventuale coinvolgimento diretto e personale del Principe ereditario nel tentativo di colpire gli avversari politici e non solo”.

Al momento non sappiamo con certezza se e quali dati siano stati trafugati dallo smartphone di Bezoz (a quanto pare foto e messaggi privati).

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