Apple al CES 2020, tra privacy e protezione dati

Per la prima volta dopo anni, Apple torna al CES di Las Vegas e lo fa per parlare di privacy e protezione dei dati nel mondo tech.

Jane Horvath, senior director Apple per la privacy, ha partecipato a un panel organizzato al CES di Las Vegas dedicato interamente alla protezione dei dati degli utenti.

apple ces 2020

Era dal 1992 che Apple non partecipava ufficialmente al Consumer Electronics Show, malgrado negli anni passati alcuni rappresentati dell’azienda erano presenti in via ufficiosa per parlare con potenziali partner. L’azienda è ritornata a Las Vegas con la sua dirigente Jane Horvath per partecipare alla tavola rotonda “Chief Privacy Officer Roundtable

L’incontro è stato moderato da Rajeev Chand, responsabile della ricerca presso Wing Venture Capital. Oltre a Horvath, hanno partecipato alla discussione anche i responsabili privacy di Facebook e Procter & Gamble:

L’intervento della Horvath si è focalizzato sui rigorosi standard della privacy adottati da Apple e sui passaggi necessari per proteggere l’utente. L’obiettivo finale di Apple è quello di “mettere i consumatori al posto di guida per garantire il pieno controllo dei propri dati“. Per l’azienda, l’attenzione alla privacy è una priorità: “Per ogni nuovo prodotto, anche nelle fasi iniziali di progettazione, abbiamo un ingegnere e un avvocato specializzati in privacy incaricati di lavorare con il team. Senza dimenticare che Tim Cook è direttamente coinvolto e impegnato nel tutelare al massimo la privacy dei clienti”.

Incalzata sul fatto che probabilmente il settore tecnologico non sta facendo abbastanza per tutelare la privacy degli utenti, la Horvarth ha spiegato che le cose cambiano in continuazione: “Non credo che potremo mai dire di fare abbastanza. Dovremmo sempre fare di più. Le cose stanno cambiando e cambiano in continuazione, non possiamo dire che in questo momento abbiamo raggiunto una panacea”.

La dirigente ha anche spiegato quali sono le pratiche adottate da Apple per proteggere al meglio i consumatori:

  • Privacy differenziale
  • Elaborazione locale sul dispositivo
  • Identificatori casuali per Siri e Mappe

Horvath ha anche parlato di come Apple minimizzi  i dati, facendo un esempio legato a Siri: quando chiedi a Siri le previsioni del tempo, Apple utilizza solo i tuoi dati a livello di città per evitare di raccogliere informazioni più specifiche sulla posizione. Ma se chiedi a Siri di trovare negozi di alimentari vicino a te, Siri attinge alle informazioni sulla latitudine e la longitudine per assicurarsi di fornire i migliori consigli nelle vicinanze:

Nonostante il fatto che Tim Cook abbia criticato pubblicamente Facebook per i suoi scarsi standard sulla privacy, Horvath ha chiarito che non aveva intenzione di fare eco a quelle dichiarazioni. “Non voglio scegliere io cosa devono fare i miei concorrenti“.

Tra l’altro, la tavola rotonda è arrivata poche ore dopo la richiesta presentata dall’FBI ad Apple per lo sblocco di due iPhone appartenenti all’ufficiale saudita che ha ucciso tre persone nella base aeronavale di Pensacola, in Florida. La dirigente ha confermato che Apple è sempre pronta ad aiutare gli inquirenti quando possibile, ma anche che non accetterà mai di installare una backdoor sui dispositivi, visto che una soluzione di questo tipo metterebbe in pericolo la sicurezza di tutti gli iPhone: “Una volta bloccato un dispositivo, non è possibile accedere ai dati memorizzati all’interno senza immettere correttamente una password. Mentre Apple può, con un adeguato mandato, approfondire i dati archiviati fuori dal dispositivo, come qualli sui backup iCloud, la società non è in grado di entrare in un iPhone senza backdoor“.  E ancora: “I nostri telefoni sono relativamente piccoli e vengono persi e rubati. Se siamo in grado di fare affidamento sui nostri dati sanitari e sui dati finanziari memorizzati sui nostri dispositivi, dobbiamo assicurarci che se perdi quel dispositivo, non perderai i tuoi dati sensibili. Costruire una backdoor nella crittografia non è il modo in cui risolveremo questi problemi”. 

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