Apple avrebbe un team di ricerca dedicato alla ricerca di nuovi modi per trasmettere dati come la connettività Internet direttamente su iPhone e altri dispositivi, riferisce Mark Gurman di Bloomberg.

Secondo il report, l’obiettivo principale di Apple è quello di trasmettere i dati all’iPhone dell’utente, riducendo la dipendenza dai gestori wireless o collegando i dispositivi senza una rete tradizionale, mitigando così i problemi di copertura. Apple potrebbe anche esplorare i satelliti per un rilevamento della posizione più preciso per i suoi dispositivi, consentendo di avere una localizzazione migliore e nuove funzionalità.
Secondo quanto riferito, l’amministratore delegato di Apple, Tim Cook, ha reso il progetto una priorità dell’azienda e si dice che Apple aumenterà le assunzioni, sperando che l’iniziativa produca risultati entro cinque anni. Attualmente tale tecnologia ha limiti significativi. Una società chiamata Lynk ha dimostrato il funzionamento della tecnologia creando quella che chiamava “la prima torre cellulare nello spazio“. Ha creato un prototipo di satellite che è stato assemblato sulla Stazione Spaziale Internazionale e successivamente attaccato al naso del veicolo spaziale di rifornimento Cygnus per un test dal vivo a febbraio.
Se sembra incredibile che u iPhone di oggi sia in grado di trasmettere nello spazio, specialmente quando ci sono ancora dei punti morti nelle normali reti mobili, Lynk dice che invece non dobbiamo essere cosi sorpresi, perchè i limiti della ricezione e delle reti wireless sono causati più dall’architettura e dalla geologia che dalla semplice fisica.
Tornando alla questione satellite, ci sono alcuni avvertimenti importanti circa questo progetto satellitare di Apple. Innanzitutto, non è possibile comunicare con i satelliti in orbita geosincrona. Inoltre, la portata massima è di circa 300 miglia, una distanza estremamente bassa in termini di satelliti, che a questa altezza non possono rimanere in orbita in un punto fisso sopra la Terra, ma devono orbitare molto più velocemente della rotazione terrestre, il che significa che la copertura da qualsiasi satellite non durerebbe a lungo.
In secondo luogo, i segnali a bassa frequenza significano bassa larghezza di banda. Ciò che Lynk ha dimostrato finora è la comunicazione 2G, il che significa che è adatto a cose come messaggi di testo, e non molto di più. La società parla in modo grandioso di 3G, LTE e 5G che potrebbero arrivare nelle fasi successive, ma finora è solo un qualcosa di astratto.
In terzo luogo, è improbabile che Apple venderà un piano dati basato su connessioni satellitari. Questa è una tecnologia che molto probabilmente sarà venduta attraverso i gestori di telefonia mobile esistenti come un’opzione di roaming aggiuntiva nelle aree del pianeta che non sono servite dalle stazioni base convenzionali.
Nel 2017, Bloomberg riferì che Apple aveva assunto due ex dirigenti di Google che lavoravano sui satelliti. Ciò che i due avrebbero fatto alla Apple non era chiaro, ma Bloomberg ipotizzò che stessero lavorando sui satelliti per la raccolta di immagini e per le comunicazioni.