Proposta di legge per prevenire e sconfiggere la dipendenza da smartphone

La dipendenza da smartphone è stata catalogata come una vera e propria malattia definita “nomofobia”. Una proposta di legge presentata dal Movimento 5 Stelle si pone l’obiettivo di limitarla e sconfiggerla.

La dipendenza da smartphone è considerato uno dei mali degli ultimi anni: sempre più persone non riescono a resistere e devono controllare in maniera ossessiva lo schermo dello smartphone per leggere le ultime notifiche, aprire i social network, accedere alle e-mail e così via.

Definita nomofobia (dall’inglese no-mobile-phone-phobia), colpisce soprattutto i ragazzi tra i 18 e i 25 anni. Per questi motivi, il Movimento 5 Stelle ha presentato una proposta di legge per cercare di limitare questa malattia.

La proposta ha come prima firmataria Vittoria Casa ed è sostenuta da gran parte del Movimento. Al suo interno, si chiede al governo di intervenire quando prima per prevenire e curare un fenomeno che sta crescendo anno dopo anno in Italia. Nella proposta si legge che ci sono adolescenti che “restano connessi fino a notte inoltrata per chattare, pubblicare foto, creare post e stati d’animo sui social network“. Persone che “sembrano vivere la propria vita sociale nelle ore notturne, sentendosi poi stanchi, fiacchi e inconcludenti nelle ore diurne, nelle quali dovrebbe svolgersi la loro vera vita adolescenziale, con ripercussioni sulla vita personale, scolastica e lavorativa“.

Il Movimento propone quindi varie iniziative, come dei corsi di recupero in strutture apposite con psicologi e medici pronti ad aiutare le persone affette da nomofobia, ma anche campagne informative, varie misure di sostegno e altre azioni da pianificare con il governo.

Uno degli obiettivi principali è di informare quanto più possibili i giovani nelle scuole, parlando di uso consapevole degli smartphone e di Internet. Potrebbero essere organizzati corsi di formazione nelle scuole superiori a cui far partecipare anche i genitori, “per consentire l’individuazione dei comportamenti a rischio dei loro figli“.

Nel documento vengono spiegati anche i sintomi di questa malattia: “Il voler mantenere sempre il credito; il vivere stati di ansia e di nervosismo al solo pensiero di perdere il proprio telefono cellulare o quando esso non è disponibile o non utilizzabile; il monitoraggio costante dello schermo del telefono cellulare, per vedere se sono stati ricevuti messaggi o chiamate; l’andare a dormire con il telefono cellulare o con il tablet. Secondo David Greenfield, professore di psichiatria all’università del Connecticut, l’attaccamento allo smartphone. è molto simile a tutte le altre dipendenze in quanto causa delle interferenze nella produzione della dopamina, il neurotrasmettitore che regola il circuito celebrale della ricompensa: in altre parole, incoraggia le persone a svolgere attività che credono gli daranno piacere. Così ogni volta che vediamo apparire una notifica sul telefono cellulare sale il livello di dopamina, perché pensiamo che ci sia in serbo per noi qualche cosa di nuovo e di interessante”.

E ancora: “Il problema, però, è che non si può sapere in anticipo se accadrà veramente qualche cosa di bello, così si ha l’impulso di controllare in continuazione il cellulare innescando lo stesso meccanismo che si attiva in un giocatore di azzardo. La situazione  risulta ancora più allarmante per i giovani” visto da un’indagine del 2017 dell’Osservatorio nazionale per l’infanzia e l’adolescenza emerge un quadro veramente preoccupante: 8 adolescenti su 10 hanno questa paura e il 50 per cento riferisce che il solo pensiero che ciò possa accadere lo fa star male e gli fa sperimentare uno stato ansioso“.

Vedremo se il governo metterà in agenda questa proposta. Cosa ne pensate?

In qualità di Affiliato Amazon, iPhoneItalia riceve un guadagno dagli acquisti idonei.
Offerte Amazon di oggi