Billboard racconta Oliver Schusser, il responsabile di Apple Music

Billboard ha pubblicato un profilo completo di Oliver Schusser, che da circa un anno è a capo della divisione Apple Music. Nell’articolo si parla anche del futuro della piattaforma streaming di Apple.

Schusser lavora in Apple da 15 ed è stato promosso a capo delle operazioni di Apple Music nell’aprile del 2018, dopo la sua esperienza come responsabile delle operazioni internazionali di iTunes. Il suo diretto superiore a cui fa riferimento è Eddy Cue, SVP Internet, Software and Services di Apple. Dopo l’annuncio dell’addio di Jimmy Iovine, Schusser ha avuto da subito la responsabilità di riportare una rinnovata energia sulla piattaforma di streaming musicale.

Schusser, un “tedesco” alla guida di Apple Music

Con il suo approccio discreto e allo stesso tempo efficiente, in pochi mesi è riuscito a colmare i divari che si erano creati all’interno del team durante l’era Iovine.  Da quando è diventato VP del servizio, Apple Music è cresciuta da 40 milioni di abbonati a 60 milioni e il team sembra essere rinvigorito dalla nuova leadership.

Rachel Newman, senior director editoriale di Apple Music, lo descrive così:

Oliver conosce più cose delle persone del suo team rispetto a loro stesse, in senso buono. Ricorda tutti i compleanni e ha la capacità innata di affrontare il suo ruolo da leader con un lato molto umano, sia a livello strategico che commerciale. Questo è ciò che lo rende fenomenale.

Tanti altri collaboratori lo reputano un grande ascoltatore e un leader nell’innovazione. Sia in Apple che fuori, in tanti lo  definiscono come “molto tedesco“: pratico, calma inarrestabile e un’apparente incapacità di dire qualcosa di controverso. Schusser ha anche una grande padronanza dei dettagli, visto che conosce ogni minimo aspetto di Apple Music.

Quando ha preso il comando di Apple Music, Schusser ha nominato alcune persone fidate per portare avanti alcune iniziative sulla piattaforma e ha creato nuove divisioni editoriali, un nuovo approccio con gli artisti e nuove pubblicazioni musicali per “trarre vantaggio da tutte quelle relazioni artistiche che Apple si è costruita nel corso degli anni“.

Schusser ha anche velocizzato gli aggiornamenti di nuovi contenuti su Apple Music, ad esempio creando nuove playlist personalizzate e nuove tipologie di classifiche “Top 100”, ma si è anche mosso per creare collaborazioni con  American Airlines, Verizon e Amazon per far crescere gli abbonati. Le etichette discografiche sono contente dei cambiamenti apportati da Schusser, visto che in tanti stanno ora definendo Apple Music come “una piattaforma più aperta e coinvolgente per gli artisti“.

Una cosa che non è cambiata è l’attenzione ai dettagli e alla qualità. Apple Music rimane fedele alla filosofia dell’azienda sul perfetto mix tra tecnologia e arti liberali. “Per noi è importante avere un elemento umano in Apple Music” afferma Schusser, “Crediamo d’avvero di avere una grande responsabilità nei confronti dei nostri abbonati e facciamo di tutto per suggerire loro i migliori consigli sulle playlist da ascoltare e sugli artisti da scoprire. Noi non guardiamo i numeri e non abbiamo come primo scopo aumentare gli abbonati. Il nostro obiettivo è offrire il miglior prodotto possibile per i nostri utenti. Vogliamo essere i migliori, non i più grandi.“.

Apple Music continua ad utilizzare il “tocco umano” nei suggerimenti su Apple Music, piattaforma che, sotto la sua guida, ha visto un importante incremento di donne nei ruoli chiave del team.

Schusser si è detto ottimista sul futuro di Apple Music ed è felice di dove la piattaforma sia già arrivata a quattro anni dal suo debutto: “Altre persone hanno avuto molto più tempo e molta più esperienza per testare le cose e imparare quello che noi abbiamo raggiunto velocemente. Ci vediamo come un azienda che mette al centro prima di tutto gli artisti, e vogliamo essere i migliori partner per etichette, editori e cantanti. Stiamo lavorando con i team di progettazione per creare la nostra visione futura di Apple Music. Se fai tutte queste cose per bene, il resto viene da sé”.

Iovine e le spese “folli”

Nello stesso articolo di Billboard si parla anche di Jimmy Iovine e del suo periodo a capo di Apple Music. Molte persone in Apple ritenevano che Iovine stesse spendendo troppi soldi in esclusive, video musicali e documentari. Prima del suo addio avvenuto nel 2018, si era creata una sorta di spaccatura interna al team Apple Music tra i “tradizionalisti Apple” e i seguaci di Iovine. Una situazione che è stata poi risolta da Schusser.

Sotto la guida di Iovine, Apple era molto aggressiva nel cercare esclusive con artisti come Drake, Taylor Swift e Chance the Rapper  e nel finanziarie video musicali come “Hotline Bling” di Drake. Anche i tanti documentari voluti da Iovine si sono in realtà dimostrati dei fallimenti e, anzi, in alcuni casi hanno portato pubblicità negativa alla piattaforma.

Anche per questi motivi, Schusser ha voluto tagliare con il passato puntando su un approccio totalmente diverso anche nei confronti degli artisti. Connect è stato praticamente spento, sono state lanciate nuove playlist e nuove classifiche, gli aggiornamenti sono ora più costanti e i risultati si vedono anche in termini di numeri. Schusser è anche molto più aperto di Iovine, come dimostra il fatto che Apple Music è ora supportato sui dispositivi Alexa (anche se non ancora in Italia) o che Verizon offre gratuitamente il servizio ai clienti di alcuni piani illimitati.

Di fatto, Apple Music sta crescendo più velocemente di Spotify, anche se il ritmo è leggermente rallentato negli ultimi mesi.

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