Svelata la struttura segreta di Apple dove gli iPhone… diventano più sicuri

Apple ha un luogo segreto per testare i componenti degli iPhone (e di altri prodotti) e aumentare la sicurezza dei dispositivi da attacchi terzi. Alcuni giornalisti selezionati hanno potuto dare un’occhiata a questa struttura fino ad oggi sconosciuta.

Apple ha permesso ad alcuni giornalisti di vedere solo alcune parti di una struttura definita “segreta”, utilizzata dall’azienda per rendere processori e altri componenti degli iPhone più sicuri contro possibili attacchi.

La struttura si trova nei pressi dell’Apple Park e viene utilizzata per testare in modo continuo centinaia di componenti, tutti realizzati per futuri prodotti Apple. In particolare, processori e altri elementi che faranno parte dei dispositivi Apple vengono sottoposti a sbalzi di temperatura estremi: “L’obiettivo è vedere se i chip si comportano male in questi scenari estremi“, scrive Andrew Griffin del quotidiano britannico The Independent, “… potrebbe sembrare improbabile che un telefono possa mai trovarsi in questo tipo di situazioni, con temperature a -40 o a 110 gradi centigradi, ma in Apple non si lascia nulla al caso: se i chip risultassero meno sicuri sotto questo tipo di stress, qualcuno potrebbe approfittarne per cancellare i dati o effettuare altre operazioni che metterebbero a rischio la sicurezza dei dati“.

Effettuando questi test, Apple è in grado di affinare i vari componenti per renderli più sicuri. Il giornalista del The Independent afferma che i processori attualmente in fase di test potrebbero essere pronti solo tra qualche anno: “Ogni chip aveva un adesivo ed era impossibile per noi capire di cosa si trattava“.

I giornalisti erano accompagnati da Craig Federighi: “Sappiamo che ci sono molte persone altamente motivate che vogliono irrompere nei dispositivi Apple. Posso dire che le considerazioni sulla privacy sono solo l’inizio, non la fine di questo processo. Quando parliamo di costruzione di un prodotto, tra le prime domande che ci poniamo c’è quella su come saranno gestiti i dati degli utenti“.

Federighi ha sottolineato che l’attenzione di Apple sulla sicurezza per i suoi utenti non riguarda esclusivamente i dati personali: Se lavoro in una centrale elettrica, potrei avere accesso a un sistema che ha conseguenze molto alte se venisse bucato: la protezione e la sicurezza di questi dispositivi è davvero molto importante per la sicurezza pubblica“.

L’Independent ha poi chiesto a Federighi di spiegare come Apple pretende di garantire maggiore privacy se poi si inchina alle pressioni del governo cinese consentendo a imprese statali di gestire i datacenter Apple dove sono memorizzati i dati iCloud degli utenti. Questa la risposta del dirigente Apple: “Il primo passo, naturalmente, è che tutte le nostre tecniche di minimizzazione dei dati e della loro conservazione sul dispositivo da accessi esterni non sono in alcun modo memorizzate su cloud, quindi non sono accessibili da terzi“.

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