Dati CIRP: negli USA crescita minima degli iPhone nel primo trimestre dell’anno

I nuovi dati pubblicati dal CIRP sulla base di iPhone attivi negli Stati Uniti mostrano una crescita molto più bassa rispetto al trimestre precedente, segno che anche oltreoceano Apple inizia ad avere qualche piccolo problema.

Secondo le stime del CIRP, la base di iPhone attivi negli Stati Uniti a fine marzo è aumentata da 189 a 193 milioni rispetto al mese di dicembre. Questo dato rappresenta la crescita più bassa fatta registrare da Apple in questo periodo, visto che CIRP ha registrato un +2% rispetto al trimestre precedente e un +12% su base annua.

Entrambi questi dati sono in calo rispetto agli stessi periodi di un anno fa, quando la base utenti iPhone negli Stati Uniti fece registrare un aumento del 4% rispetto al trimestre precedente e un +19% su base annua.

Stando a questi dati, nel primo trimestre del 2019 Apple avrebbe spedito 39 milioni di iPhone negli Stati Uniti, mentre altre aziende sono arrivate a raggiungere tra le 40 e le 44 milioni di spedizioni.

Questa la dichiarazione di Josh Lowits, co-fondatore del CIRP:

La base di installazioni di iPhone negli Stati Uniti continua a crescere. Rispetto ai trimestri più recenti, e in particolare negli ultimi due o tre anni, il rallentamento delle vendite unitarie e, lato cliente, periodi più lunghi prima di cambiare iPhone, ci dicono che negli Stati Uniti la crescita degli iPhone si è considerevolmente appiattita. Ovviamente, la crescita del 12% anno su anno è molto buona, ma nettamente inferiore rispetto ai risultati degli anni passati. Gli investitori sono abituati a una crescita trimestrale del 5% e a una crescita anno su anno di quasi il 20%, per questi gli ultimi risultati fanno chiedere agli stessi investitori se le vendite degli iPhone fuori dagli Stati Uniti riusciranno a compensare questi risultati. Apple è sempre più sotto pressione e non è un caso se l’azienda stia puntando sempre di più sui servizi.

Ricordiamo che i dati del CIRP non si basano su informazioni ufficiali, visto che Apple non condivide più i dati sulle vendite unitarie degli iPhone. Si tratta comunque di dati molto plausibili, che testimoniano le prime difficoltà di Apple anche negli Stati Uniti.

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