Politici USA contro Apple per aver censurato un brano in Cina

La decisione presa da Apple di eliminare da Apple Music un brano dedicato al massacro di piazza Tiananmen rischia di diventare un caso politico. Alcuni senatori hanno accusato Apple di aver ceduto alla richiesta di censura avanzata dal governo cinese.

La scorsa settimana, Apple ha infatti rimosso una canzone dell’artista Jacky Cheung di Hong Kong che faceva riferimento al massacro di Tiananmen nel 1989.

Intitolata “Ren Jian Dao” (possiamo tradurla approssimativamente in “Sentiero dell’uomo“), questa canzone propone il testo di una ballata che venne scritta dal paroliere James Wong nel 1989, lo stesso anno in cui l’esercito cinese aprì il fuoco sulla folla che si era radunata in Piazza Tiananmen per manifestare in modo civile.

Apple avrebbe rimosso anche altri brani di artisti cinesi che contenevano riferimenti alla democrazia e critiche al governo del paese.

Queste decisioni hanno scatenato l’ira di diversi politici degli Stati Uniti, come il senatore Marco Rubio che ha definito “vergognosala censura portata avanti da Apple solo per far felice il governo cinese:

È vergognoso vedere una delle più innovative e influenti compagnie tecnologiche americane sostenere gli aggressivi sforzi di censura del governo cinese in Cina mentre siamo vicini al trentesimo anniversario del massacro di piazza Tiananme

Rubio ha anche detto che Apple è diventata complice della censura del governo cinese per avere in cambio un maggiore accesso al mercato locale.

Altri politici sono sulla stessa linea di Rubio e alcuni ritengono che Apple abbia perso un’occasione per difendere la libertà degli artisti e non sottostare al volere di un governo. Per molti, ora Apple deve dare una spiegazione pubblica su questa decisione.

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