Dopo l’evento di ieri in cui Apple ha presentato diverse novità dedicate a news, video e finanza, gli analisti ritengono che l’impatto sulle revenue dell’azienda nel settore servizi sarà molto limitato, almeno per i primi anni. Intanto, anche il CEO di Roku ha voluto dire la sua su Apple Video Plus.
Per quanto riguarda Apple TV+, gli analisti si aspettavano qualcosa di diverso. In primis, la speranza era che Apple lanciasse immediatamente questo servizio, invece i primi contenuti originali saranno pronti e disponibili solo in autunno. Apple non ha nemmeno fornito i prezzi per l’abbonamento, quindi non è possibile fare valutazioni precise su come il mercato potrebbe accogliere questa novità. Su Apple TV Channel, i dubbi riguardano ancora una volta i prezzi, visto che ogni servizio terzo potrebbe offrire un costo diverso per il proprio abbonamento.
Nessuna sorpresa per quanto riguarda Apple News. L’azienda ha presentato quello che gli analisti si aspettavano, con un lancio immediato negli Stati Uniti. I dubbi riguardano le poche novità rispetto al precedente servizio Texture che Apple ha acquisito proprio per proporre questa tipologia di abbonamento.
Tali novità, però, non dovrebbero avere un impatto importante sui guadagni di Apple nel settore servizi, almeno per i primi anni. Gli analisti, infatti, prevedono che per diverso tempo App Store continuerà a dominare le revenue “servizi” in casa Apple.
Insomma, Apple News+ e Apple TV+ non riusciranno a colmare le minori vendite degli iPhone, almeno non fino al 2021.
Di certo, però, qeuste novità aumentato il fascino dei servizi Apple anche agli occhi di utenti che non hanni mai acquistato prodotti dell’azienda. Aggregare centinaia di magazine e quotidiani, permettere di abbonarsi a servizi streaming di terze parti e offrire anche contenuti originali di qualità possono essere tre armi molto importanti da questo punto di vista.
Rimane da capire chi sarà disposto ad abbonarsi ad Apple TV+ se già si usano ad esempio abbonamenti ai vari Netflix e Amazon Prime, che almeno inizialmente avranno un catalogo molto più ampio. Tutto dipenderà dal prezzo scelto da Apple (al momento non ci sono informazioni su questo punto) e dalla qualità dei contenuti che potrebbe essere superiore rispetto alla concorrenza.
Se il servizio raggiungerà tra i 10 e i 40 milioni di abbonati, Apple TV+ rappresenterebbe tra il 2% e l’11% dei ricavi dell’intero anno 2021 se i prezzi saranno compresi tra 9,99 e 14,99 dollari.
Per quanto riguarda Apple Card, in molti vedono questa iniziativa come un modo per legare gli utenti all’ecosistema Apple, ma questa novità non dovrebbe impattare molto sugli introiti Apple nemmeno in futuro.
Tutti concordano però sul fatto che, se gestiti bene, tra qualche anno questi servizi potranno davvero cambiare le carte in tavola e aumentare sensibilmente i guadagni di Apple. Inoltre, saranno proprio queste tipologie di servizi ad aumentare ancora di più la fidelizzazione degli utenti.
Su questo punto, altri analisti fanno notare che Apple può già contare su una base enorme di utenti e di dispositivi attivi in tutto il mondo, che possono essere sfruttati per promuovere tutti i nuovi servizi. Secondo loro tali servizi, se promossi bene, entro pochi anni potrebbero generare miliardi di entrate annuali per l’azienda.
Interessanti le dichiarazioni del CEO di Roku Anthony Wood, che ha spiegato come mai secondo lui Apple ha aperto il servizio Video Plus anche a dispositivi terzi come Smart TV e Roku: “Nonostante Apple abbia una considerevole base di utenti dotata di dispositivi mobile, lo stesso non si può dire per le Apple TV. Ovviamente, loro contano sull’avvio immediato del servizio di streaming per tutti gli utenti iOS e macOS, ma in realtà sono le smart TV i dispositivi più utilizzati dalle persone per guardare contenuti video in streaming. E su questo punto, Apple non può dirsi certo competitiva. Per questo era logico scegliere di aprire la piattaforma di streaming a smart TV e dispositivi terzi come i Roku”.
Cosa ne pensate?