Apple Magazine costerà 9,99$ al mese, ma al lancio mancheranno importanti editori

La versione a pagamento di Apple News che sarà presentata il 25 marzo e che, salvo sorprese, si chiamerà “Apple News Magazine”, avrà un costo di 9,99$ al mese. Diversi editori, però, non hanno ancora accettato i termini imposti da Apple e altri avrebbero minacciato di andarsene ancor prima del lancio.

Come spiegato da Business Insider, gran parte degli editori sono ancora sotto contratto grazie agli accordi esistenti con Texture, la piattaforma di news acquisita da Apple un anno fa. Tra questi figurano Wired, The New Yorker, People, Men’s Health e Cosmopolitan.

Terminati i contratti in essere con Texture, e ancora validi per un certo periodo anche dopo il lancio di Apple Magazine, alcuni editori potrebbero andarsene a causa delle tariffe e delle condizioni imposte da Apple. Altri importanti editori come quelli del Washington Post o del New York Times sarebbero ancora in trattativa con Apple e non è chiaro se si riuscirà a raggiungere un accordo entro il 25 marzo.

Per presentare la sua idea, Apple avrebbe indicato Apple Music come un esempio di quello che l’azienda vuole portare nel campo delle news: un unico abbonamento che consenta agli utenti di leggere i principali magazine USA, con i proventi divisi dagli editori che fanno parte della piattaforma.

Gli editori stanno però facendo resistenza perché il mercato della musica è profondamente diverso da quello delle news. Ad esempio, un utente che legge la rivista Scientific American non ha alcun interesse a leggere People, e viceversa. In pratica, difficilmente ci sarà una flusso molto ampio di letture diverse da parte dei singoli utenti, come invece avviene con la musica, e questo potrebbe fortemente limitare le entrate per gli editori così come strutturate da Apple.

Tra l’altro, Apple si terrà il 50% delle entrate, mentre tutto il resto sarà diviso tra gli editori. Anche in questo caso, le differenze sono importanti, visto che un abbonamento al Post costa 10$ al mese, mentre un abbonamento al Times costa 15$ al mese. Dividere equamente gli introiti rischierebbe di far guadagnare meno agli editori che prevedono prezzi più alti per le loro riviste e i loro quotidiani.

Altre preoccupazioni del settore riguardano il supporto ad Android non ancora pronto, la mancanza di accesso ai dati sui clienti, la visibilità del marketing e ciò che accadrà ai singoli abbonamenti già in atto tramite Apple News, dal momento che gli editori riescono a mantenere il 70-85% delle entrate attraverso quel canale.

Gli editori hanno tuttavia pensato che potrebbero trarre vantaggio dal fatto che Apple News venga inserito in un pacchetto più ampio che magari comprenda anche altri servizi Apple.

Di certo, la situazione è ancora abbastanza ingarbugliata a pochi giorni dalla presentazione ufficiale della piattaforma.

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