Ho un iPhone 7 Plus e non sento il bisogno di cambiare

Da qualche settimana avevo in mente questo articolo da portare qui sul sito ed in cui raccontarvi del perché non riesca a cambiare iPhone e passare ad uno dei nuovi e fiammanti modelli. Dopo l’editoriale  in merito ad iPhone XR ho raccolto le idee ed iniziato a buttare giù la prima bozza.

Ma prima facciamo un attimo di chiarezza. Ho un iPhone 7 Plus da 128 GB nella sua bellissima colorazione Silver che ancora oggi mi fa impazzire quando lo vedo. È un modello del 2016 e quando mi metto lì a pensare a questa data parto subito con mettermi le mani nei capelli da solo. Si perché effettivamente ero abituato a cambiare smartphone ogni 12/14 mesi mentre con questo modello mi sto trovando talmente bene al punto tale da non sentire alcuna esigenza nel voler chiedere di più dal mio telefono e quindi passare ad un nuovo modello.

I suoi elementi chiave ancora oggi, per me, sono: l’ottima durata della batteria, una buonissima fotocamera (anche a distanza di anni, specie con le giuste applicazioni) ed un display che rimane alla data odierna comodo da utilizzare e soprattutto valido in tutti i contesti più generali che siano essi la visione di un testo o la riproduzione al volo di un video.

Devo dire che in questi 12 mesi ho cercato di “aggiornarmi” e di mettermi anche al passo con il notch ed il Face ID. Ho provato in serie quindi un iPhone X, un iPhone XR ed un iPhone XS per cui tutti gli iPhone usciti dal 2017 in avanti. Andando in ordine devo fare una premessa dicendo che non sono mai stato un fedele acquirente dei primissimi modelli appena usciti tanto da ripiegare spesso su un iPhone nella sua versione S e no, non ho fatto eccezione con iPhone 7 Plus. A suo modo per tanti era un prodotto completamente diverso rispetto ad iPhone 6 ed iPhone 6S prima, ma non per me. Era più una sorta di evoluzione, non una rivoluzione come anche noi stessi avevamo detto in più di una occasione per cui ero praticamente in una sorta di botte di ferro visto che si trattava di un modello doppia S. Il richiamo della novità con iPhone X era tale al punto di volerlo comunque provare, con tutti i rischi ed i dubbi del caso. Bello, più compatto e comodo da utilizzare salvo poi scoprire che non mi aveva dato quel qualcosa in più in grado di convincermi a tenerlo in cambio del mio 7 Plus. Passando invece ad iPhone XR, lo presi al Day One all’Apple Store Via Roma di Torino per poi renderlo entro i 14 giorni che si hanno a disposizione. In quel lasso di tempo mi è stato permesso di capire proprio come questo prodotto facesse in parte al caso mio rispecchiando alcuni degli elementi chiave prima citati, ma non al punto tale da mollare ancora una volta il dispositivo che già possedevo. Ho letteralmente amato iPhone XR nelle sue mille sfaccettature, eppure non sono comunque riuscito a tenerlo e farlo diventare il mio smartphone principale.

Su iPhone XS invece devo dire che ho apprezzato i cambiamenti e le novità portate nel corso del 2018 da parte di Apple, ma qui proprio non è scattato quel qualcosa che mi giustificasse i 1200 euro circa che spesi per provarlo. La scelta in questo caso è iniziata ad essere anche economica perché i prezzi sono lievitati tanto ed hanno iniziato ad incidere di più su una potenziale decisione di acquisto di questo genere. A conti fatti quindi li ho provati tutti i nuovi, ad eccezione del nuovo iPhone XS Max, ma nessuno quindi mi ha concretamente conquistato fino in fondo. Per un motivo o per un altro alla fine tutti i modelli citati hanno ripreso altre strade, lontane dalla mia.

Ammetto poi che il programma promozionale del cambio batteria a 29 euro ha ulteriormente inciso nella mia testa e nella mie decisioni, di cui parleremo verso fine articolo. Non lo dico solamente in merito alla mia situazione diretta, ma anche per varie esperienze dirette ed indirette che ho raccolto ed in cui tutti raccontavano di quanto il proprio smartphone fosse tornato ad avere delle prestazioni più che ottime. In pratica a dicembre 2018, con soli 30 euro, è come se avessi ricomprato un telefono nuovo di pacca e che mi continua ancora oggi ad offrire la stessa stabilità, concretezza e fluidità a cui ero abituato al Day One nonostante i vari aggiornamenti software ricevuti. 30 euro contro almeno 889 euro per un modello nuovo, direi che c’è una gran bella differenza se teniamo in considerazione il fattore economico.

Tuttavia preferisco fare su di esso un discorso diverso perché se è vero che oggi abbiamo delle cifre che sono notevolmente aumentate e non poco rispetto a vari anni fa, di contro ed a difesa di Apple possiamo dire che in realtà è quasi come se comprassimo uno smartphone per 2/3 anni. Dilazionate quindi gli 889, 1079 0 1189 euro richiesti su quella base di tempo (un classico ammortamento si chiama) ed alla fine ottenete delle cifre più che ragionevoli secondo me. Certo cambiare iPhone ogni anno oggi da un lato non conviene economicamente più, ma poi non ne vale nemmeno la pena in termini di percezione finale del prodotto. È diventato ormai più uno sfizio che altro tanto che le vere novità si iniziano ad apprezzare e gustare solamente con un cambio ogni due anni, almeno.

Ma oggi come oggi, funziona ancora bene iPhone 7 Plus? Devo dire proprio di si. Lasciamo perdere il discorso legato alla batteria che è molto soggettivo, concretiamoci direttamente sul prodotto in sé per sé. L’hardware ancora oggi è decisamente avanzato per il mercato nonostante siano passi degli anni e con iOS 12 siamo arrivati a dei livelli che forse nemmeno iOS 11 nel massimo della sua realizzazione aveva raggiunto. Le prestazioni sono sempre eccellenti ed il dispositivo non crea mai alcun genere di problema, anzi. La fotocamera come detto è stata la prima del suo nuovo genere nel 2016 ed ancora oggi si difende molto molto bene.

Ho solamente investito qualche euro in varie applicazioni fotografiche in grado di permettere il controllo di alcuni parametri fondamentali per ottenere uno scatto ben bilanciato e non bruciato come invece spesso può accadere. Tra di esse vi consiglio senza dubbio Halide che mi ha permesso di tirare fuori il meglio da questa fotocamera sia nelle fasi di scatto classiche ma soprattutto nella Modalità Ritratto. Vedendo le migliorie derivanti da un semplice software mi sono quindi maggiormente interrogato sull’effettiva necessità di cambiare l’intero telefono per un singolo elemento. Ok non nego che persino iPhone XR mostra di avere delle potenzialità enormi rispetto al mio iPhone 7 Plus, ma dipende moltissimo dall’uso che se ne fa alla fine. Io so che se esco un weekend in cui sono in giro a visitare un posto nuovo, magari preferisco portarmi la mia fotocamera vera, di un certo livello e che uso per questi scopi piuttosto che lo smartphone che rimane ancora, per alcuni elementi, in parte limitato. Non fraintendetemi, adoro scattare delle foto tramite iPhone anche perché ormai il livello dei sensori si è alzato talmente tanto che il settore delle camere più compatte è stato ampiamente fagocitato dai prodotti di fascia alta. Ma quella sensazione che di mettersi lì, trovare la giusta inquadratura e sentire il suono dell’otturatore vero e non software è ancora tutta un’altra cosa.

Non mi sento di avere tra le mani uno smartphone pieno di compromessi, anzi tutto il contrario. Ammetto che mi manca la possibilità di poter sfruttare la ricarica wireless che in tutti e tre i modelli che ho provato ho usato con gradissimo piacere. Quando la si ha diventa una sorta di dipendenza da cui, credetemi, è difficile uscirne purtroppo. Poi non essendo cambiato il connettore del cellulare in questi anni non ho dovuto nemmeno scendere a patti con tutti i vari accessori che, nel mio caso, posso ancora condividere con iPad Pro 2017 da 12,9 pollici. Non ho perso la possibilità di acquistare degli accessori perché Apple è stata furba e grazie ad iPhone 8 Plus ho praticamente ancora oggi il suo ampio parco di cover, pellicole e via dicendo.

Stesso discorso per il comparto radio che si è cambiato ma non così tanto da non permettermi di navigare in 4G con delle buone velocità. Il processore è certamente cambiato e migliorato e negli ultimi due anni abbiamo visto come i Bionic di Apple siano diventati ormai potentissimi. Tuttavia io li vedo più a loro agio su prodotti come gli iPad Pro piuttosto che su un cellulare da avere sempre in tasca. A conti fatti il telefono lo uso per comunicare, utilizzare i social, sfruttare la fotocamera posteriore e riprodurre il nostro bellissimo podcast. Ho visto esperimenti di ogni genere da chi cerca di esportare in video tramite Luma Fusion fino ad arrivare ad una complessa elaborazione di una fotografia. Ragazzi suvvia, parliamo di uno smartphone che per quanto potente rimane sempre tale alla fine. Per cui fornire così tanta potenza alla fine può essere utile per le aziende e le loro dimostrazioni, ma alla fine all’atto pratico cambia ben poco. Dite magari nei giochi? Ok, forse. Non faccio in parte testo visto che non ho nemmeno un gioco sul mio iPhone installato da forse più di 4 anni anche perché mi si strabuzzerebbero gli occhi con quella diagonale così rifatta. Seguendo quindi questo ragionamento, per me è più corretto pensare e parlare di un ipotetico iPad in grado di svolgere anche questo genere di azione e non un cellulare.

In conclusione se non avete particolari grilli per la testa, oggi iPhone 7 Plus è ancora un ottimo dispositivo. Certo è che non ci possiamo ancora aspettare un supporto software per anni ed anni, però se contiamo che ad oggi siamo prossimi ai tre compleanni di questo smartphone, direi che il suo lo ha ampiamente fatto. Questo mi fa comunque ben sperare per il futuro dove è vero che andrò a spendere prima o poi tanti e tanti soldi per un nuovo iPhone, ma allo stesso tempo la cifra verrà poi ripartita su più anni come spiegato in precedenza. Per cui è vero che i prezzi aumentano, ma allo stesso modo sono aumentati anche i cicli di vita di questi dispositivi di fascia alta per cui alla fine rischio pure di andare a risparmiare rispetto agli anni passati. Io, come avrete capito, sono ancora oggi molto soddisfatto di questo terminale che non ne vuole sapere di mollarmi e farsi cambiare.

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