Qualcomm ha depositato un’ulterioreingiunzione contro Apple per chiedere nuovamente il blocco delle vendite degli iPhone negli Stati Uniti, visto che l’aggiornamento software di iOS che doveva risolvere la questione non sarebbe conforme a quanto richiesto dai giudici.
Per questo motivo, Qualcomm ha richiesto alla ITC di bloccare le vendite di alcuni modelli di iPhone negli Stati Uniti, poiché violano tre brevetti appartenentei al produttore di chip modem.
A settembre, il giudice Thomas Pender aveva rifiutato la richiesta di blocco per una questione di interesse pubblico, tesi portata avanti per tutto il processo dai legali Apple. In pratica, l’interesse pubblico prevaleva su un blocco temporaneo delle vendite degli iPhone sul territorio americano. Tuttavia, lo stesso giudice dichiarò che Apple stava violando almeno uno dei tre brevetti incriminati, lasciando la porta aperta all’azione successiva portata ora avanti da Qualcomm per un’ulteriore richiesta di blocco delle vendite.
Il giudice Pender, infatti, disse che vietare la vendita degli iPhone con chip Intel negli USA significava conferire a Qualcomm un monopolio sul mercato dei modem wireless, e questo andava contro l’interesse pubblico di cui abbiamo parlato poco fa.
In questa nuova ingiunzione, e partendo dal fatto che almeno uno dei tre brevetti è stato effettivamente violato, Qualcomm fa notare che Apple avrebbe promesso un aggiornamento software per risolvere la questione brevetti, ma di fatto questa posizione sarebbe una confessione indiretta da parte di Apple sul fatto che non esiste alcuna soluzione hardware per rispettare i brevetti Qualcomm e che il danno all’interesse pubblico verrebbe evitato con “un semplice aggiornamento software“.
In pratica, negli Stati Uniti Apple ha utilizzato la tesi dell’interesse pubblico per la sua difesa, chiedendo anche un periodo di grazia di sei mesi per apportare le modifiche richieste e non violare più i brevetti incriminati. Al momento però Apple non ha pubblicato alcun aggiornamento di questo tipo, e Qualcomm sta quindi spingendo per un divieto temporaneo delle vendite degli iPhone negli Stati Uniti.
La decisione definitiva sarà presa il 26 marzo.