In Europa si discute di aliquote universali da far pagare ad Apple e alle multinazionali

Il ministro delle finanze tedesco Olaf Scholz ha proposto un’aliquota minima di imposta che le società che operano in Europa devono pagare in ogni paese in cui operano, per impedire ai giganti della tecnologia e alle altre multinazionali di eludere le tasse come fatto fino ad oggi tramite stratagemmi ai limiti del legale.

Il ministro delle finanze Olaf Scholz insiste sul fatto che ci deve essere un “livello minimo di tassazione mondiale sotto al quale nessuno Stato possa scendere“, in relazione alle imposte sulle società. L’obiettivo ambizioso, che richiederebbe un accordo tra tutti i paesi, obbligherebbe le imprese di pagare ai governi una considerevole quantità di tasse, a prescindere da eventuali “inganni” finanziari posti in essere per ridurre al minimo le imposte. Il ministro vorrebbe che una soluzione del genere venga attuata inizialmente in Europa, per poi allargare il discorso a livello globale.

Grazie a questa soluzione, Scholz ritiene che si potrebbe limitare il grave problema di aziende come Apple, Google e Amazon che pagano piccole percentuali di imposte grazie a stratagemmi fiscali legali, ma non equi per la maggior parte delle nazioni in cui operano.

Scholz consiglia di attuare anche una serie di misure per rendere più difficile per le imprese spostare i fondi in paradisi fiscali al solo scopo di evitare la maggior parte delle tasse da pagare. Secondo Scholz, la Internet Economy  sta “esacerbando il problema” causato dalla globalizzazione.

Ricordiamo che Apple sta combattendo una battaglia legale da miliardi di euro di tasse non pagate in Europa. L’azienda è stata già condannata in prima istanza.

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