Un gruppo di azionisti contro Apple: “Azienda ipocrita, non deve fare affari in Cina”

Il National Legal and Policy Centre (PNL), un gruppo conservatore con sede in Virginia, ha in programma di presentare una proposta per gli azionisti Apple al fine di “rivedere le sue politiche relative ai diritti umani” in Cina.

L’NLPC, in una lettera pubblicata mercoledì, ha annunciato di aver presentato una proposta che sarà discussa alla riunione annuale degli azionisti Apple prevista per l’anno prossimo. Nella lettera, il presidente del gruppo Flaherty – nonché azionista Apple – definisce Tim Cook un ipocrita, perché “Apple è sempre più succube del governo cinese e ha stipulato diversi accordi con loro, in un paese dove da anni non viene rispettata la libertà di espressione e vengono lesi i principali diritti umani”.

Proprio perché Apple opera in nazioni in cui vengono sistematicamente violati i diritti umani, addirittura rispettando norme ambigue come quella che hanno obbligato l’azienda a trasferire i dati degli utenti cinesi in un server locale controllato dal governo, l’NLPC chiede maggiore chiarezza e di rivedere le politiche relative ai diritti umani in questi paesi.

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