Utenti iOS e utenti Android, ecco le differenze negli acquisti delle app

Il fatto che i proprietari di iPhone spendano più soldi in app rispetto agli utenti Android non è un mistero, visto che le revenue provenienti dall’App Store sono mediamente pari al doppio rispetto a quelle del Google Play. Creative Strategies ha quindi condotto un sondaggio per capire quali sono le principali differenze tra le due tipologie di utenza: iOS e Android.

Tra gli utenti iOS, il 20% ha dichiarato di controllare l’App Store ogni giorno e il 32% lo fa ogni settimana, mentre solo il 9% degli utenti Android visita il Play Store ogni giorno e il 21% su base settimanale. Una spiegazione plausibile è che tutti i nuovi iPhone sono rilasciati con componenti di fascia alta e possono eseguire applicazioni in modo simile tra di loro, senza particolari problemi. Dall’altra parte, molti telefoni Android sono nel segmento di fascia bassa e alcune app o giochi – soprattutto recenti – non possono essere eseguiti. Questo spiegherebbe come mai gli utenti Android frequentano meno il Play Store.

Ogni volta che viene cercata un’app, solo il 17% degli utenti di entrambe le piattaforme fa affidamento sulla funzione di ricerca integrata come strumento principale per trovare il titolo giusto. Quando si utilizza il motore interno dei due store, circa un terzo di tutti gli utenti trova ciò che stavano cercando, ma la maggior parte ammette che l’utilizzo di motori di ricerca su Internet dà risultati migliori. Non stupisce quindi che Google stia utilizzando l’intelligenza artificiale per dare consigli personalizzati sulle app da scaricare.

Ora che gli utenti hanno trovato quello che stanno cercando, arriva il momento di decidere se acquistare o meno quell’app. C’è una certa discrepanza tra il modo in cui le persone scelgono quale app installare. Per gli utenti Android, il fattore più importante (44%) sono le recensioni, mentre su iOS questo incide per il 38% degli utenti.

Per le app a pagamento, entrambi i gruppi concordano sul fatto che il prezzo è il fattore più importante. La maggior parte degli utenti ha una quantità di denaro preimpostata che è disposta a pagare per un’app ed è poco probabile che fattori aggiuntivi come le caratteristiche e le recensioni eccellenti li influenzino per spendere di più.

Gli acquisti in-app non sembrano essere un grosso problema, con il 56% di iOS e il 64% degli utenti Android che affermano che le app sono sufficientemente chiare da questo punto di vista.

Gli utenti di entrambi i sistemi operativi (il 54% su iOS e il 47% su Android) preferiscono pagamenti una tantum anziché un abbonamento. Il 38% degli utenti Android paga per non vedere gli annunci in-app, l’8% in meno rispetto rispetto agli utenti iOS.

Probabilmente la più grande differenza quando si tratta di app a pagamento è il numero di utenti che le scaricano. Quasi la metà (45%) dei proprietari di iPhone ha dichiarato di avere 5 o più app con abbonamenti o a pagamento, mentre per i possessori di Android tale percentuale scende al 19%.

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